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La strada che porta alle Fornaci

Tutto è iniziato con gli altoparlanti del panico che nel luglio 2016 Brunetto Valentini voleva installare sui merli di Palazzo, dove poi sono stati istallati sempre sotto la sua gestione, e che trovarono un netto diniego addirittura da parte del Prefetto del momento, Renato Saccone, dopo addirittura una presa di posizione degli onorandi del periodo [per riproporre il periodo ecco alcuni nostri articoli dell'agosto 2016: 5 agosto; ancora 5 agosto; 9 agosto; 12 agosto].

Ma l'inizio che porterebbe il Palio alle Fornaci era tracciato ed è stato alimentato da altre tappe come la fantasiosa costruzione di uscite di sicurezza volute da Valentini e attuale onorandino della Torre (nelle vesti di onorandone) e confermate da De Mossi e attuale onorandino del Drago (nelle vesti di onorandone).

La strada verso le Fornaci, di conseguenza, è ben delineata da cinque anni e, grazie alle argute intuizioni attuali di De Mossi, sta sempre più prendendo forma e sostanza.

Prospettare un protocollo, che viene sventolato come sanitario, ma che di sanitario nulla possiede, prevedendo tutta una serie di accorgimenti con 8-9 persone in Piazza, un contenimento della partecipazione popolare, significa porre il trasferimento su un piatto dorato alle autorità istituzionali senesi.

E sia chiaro che, per diretta responsabilità di De Mossi, le istituzioni governative niente avrebbero da eccepire nel 2023, 2024 e così via a ché in Piazza entrino solo 8-9 mila come argutamente richiesto da De Mossi.

Le Fornaci sono aperte, ma per fortuna esistono i ricorsi nelle opportune sedi di giustizia.

22 agosto 2021