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Gli onorandi dovrebbero intervenire come fecero nel 1994

La salvezza del Palio (quello di Siena) passa dagli onorandi delle 17, che si devono mettere in testa, anche in tempi brevissimi, lo studio alternativo alla disintegrazione del Palio (quello di Siena) che viene corso in Piazza del Campo. La Commissione di Vigilanza sul pubblico spettacolo ha tutte le intenzioni di distruggere il Palio (quello di Siena) perché, dopo il tentativo nel lontano 1994, sta riproponendo soluzioni il cui fine è quello dello spostamento della corsa da Piazza del Campo alle Fornaci.

Nel 1994 gli onorandi, che avevano a capo l'attuale consigliere comunale Pasqualino Cappelli, dovevano togliere, su indicazione della Commissione di Vigilanza, i palchi dai propri vicoli, onde consentire il deflusso del pubblico. La ferma opposizione degli onorandi, che minacciavano anche un ricorso al Tar, ottenne i frutti sperati e la Commissione di Vigilanza alzò bandiera bianca.

Adesso, la stessa torna all'attacco e vuole che vengano posti sui merli di Palazzo degli altoparlanti (come abbiamo spiegato in anteprima) , dai quali una voce suadente dovrebbe indicare a 30 mila persone di uscire ordinatamente da Piazza del Campo perché sta per accadere un evento pericoloso.

Gli onorandi devono mettersi in testa e capire tre fondamentali punti: il primo è che Palazzo è assolutamente inaffidabile e pieno di persone che pensano solo ad apparire senza avere la minima cognizione di cosa si stia parlando. Il secondo è che il tentativo di togliere la corsa in Piazza del Campo è sempre più insistente e pressante, come le pressanti "istruzioni" nel montaggio dei palchi indicano. Il terzo punto è che si nasconde volontariamente, sotto la dicitura della "sicurezza", tutta una manovra tesa a distruggere il Palio (quello di Siena). Il quarto è l'assenza completa di intersecazioni tra Palazzo ed onorandi. Il quinto, ed ultimo punto, è che risulta indispensabile una posizione attiva da parte degli stessi onorandi, al fine di cancellare, come nel 1994, ogni tentativo devastante ai danni dell'unica Festa che, nel mondo, ha regole precise e continue dal 1659.

Noi il nostro compito informativo lo abbiamo esaurito; le prossime mosse non spettano certamente a noi.

Sergio Profeti

5 agosto 2016