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Un peccato che in Palazzo ci sia De Mossi

Ieri, praticamente in esclusiva secondo lo "stile Sunto", abbiamo analizzato due questioni fondamentali per l'esistenza futura del Palio (pandemia a parte) come lo abbiamo trascinato nei secoli fino ai giorni attuali. L'esame di ieri ha riguardato la proroga di un'inventata ordinanza contingible e urgente del Ministero della Salute e la sconfitta dello stesso Ministero di fronte, nientemeno, alla Corte Costituzionale con ampia e gradita vittoria della Regione Molise in merito alle Carresi.

E' proprio sulle motivazioni della Corte Costituzionale che si devono trovare gli spunti necessari per incrementare il dossier, già in possesso dell'avvocato Pisillo, relativo al ricorsa da parte del Comune di Siena contro l'ordinanza ministeriale.

Anche De Mossi, deludendo molto, ha preferito, come i suoi predecessori, da izyno a Brunetto Nostro, adeguarsi al dettato ministeriale, peggiorando la situazione nell'assurda invenzione del prelievo a distanza di ore del cavallo vincitore, il quale, nel frattempo, ha gironzolato attorno alla gente.

La presenza di De Mossi in Palazzo blocca ogni tentativo di far emergere Siena al centro dell'attenzione mondiale nella salvaguardia equina; un patrimonio particolare che viene ancora soffocato nelle stanze di Palazzo. Fa sorridere, molto, il fatto che contro questa "ordinanza contingible e urgente" si siano opposte solo due realtà "strane" come Ronciglione e la Regione Molise. Siena non solo è rimasta a guardare inoperosa, ma non sa neppure di cosa si stia parlando.

La legge, tante volte annunciate nelle ordinanze ministeriali, non potrà trovare illuminazione nell'attuale legislatura; allora perché attendere ancora e chiudersi in casa?

9 settembre 2020