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La grande occasione che non va persa

E' stata pubblicata lunedì sulla Gazzetta Ufficiale n. 222 la consueta "ordinanza contingibile e urgente" inventata nel 2009 dall'animalaia Martini ed oggi firmata dal Ministro Speranza. Come è noto è l'ordinanza che ha messo in ginocchio anche Siena, con De Mossi che si è piegato con quella buffonata del prelievo del sangue al cavallo che vince dopo due ore dal termine della gara.

Al di là di queste piccole polemichette, che diventeranno giganti nel momento in cui verranno affrontate seriamente, analizziamo l'attuale ordinanza che resterà in vigore fino al 31 agosto 2021. Nei confronti dell'ordinanza dello scorso anno (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 202 del 29 agosto), a sorpresa è stato tolto un passaggio abbastanza significativo, che ha comportato la risistemazione dell'unico articolo dell'ordinanza.

Nel 2019 era, infatti previsto l'obbligo dei pareri di due figure: il medico veterinari ed il tecnico del fondo. Il comma che è stato cancellato recitava così: «Vista la necessità di garantire che, a tutela del benessere  degli animali impiegati nelle manifestazioni, i pareri tecnici espressi dal medico veterinario dell'ASL territorialmente competente e dal tecnico del fondo,  in  qualità  di  membri  della  commissione  comunale  e  provinciale per la vigilanza che deve autorizzare  le  manifestazioni  nelle quali vengono utilizzati equidi, rivestano il  carattere  della vincolatività».. Lo stesso art. 1 del 2019 imponeva il vincolo dello svolgimento della manifestazione al parere dei due tecnici.

Nel 2020, invece, è tutto sparito e, da parte del Ministero, c'è stato l'errore di non adeguare ulteriormente l'allegato A dell'ordinanza; aggiornamento che, comunque, esiste nei nostri archivi.

Finito tutto il discorsetto relativo alla nuova ordinanza che avrà valore fino al 31 agosto 2021, vediamo come De Mossi non dovrebbe lasciarsi sfuggire questa grossa occasione di dimostrare al mondo intero cosa sia il "Palio di Siena".

Purtroppo per Siena, ed il Palio in particolare, dopo Brunetto Nostro c'è De Mossi; entrambi accumulati dall'esigenza di non pestare i piedi alle disposizioni ministeriali e a quelle di Prefetto e Questore.

Ne deriva, di conseguenza, che questo scritto è destinato solo ... agli archivi Sunto.

Comunque, De Mossi dovrebbe comprendere cosa possa significare ricorrere al TAR Lazio entro il termine dei 60 giorni, vale a dire entro il 6 novembre. Perché nell'ordinanza, ed anche in quelle dal 2017, c'è uno specifico richiamo ad un passaggio che potrebbe costituire un vero e proprio crac per il Palio. Si legge infatti nell'ordinanza contingibile e urgente: « Ritenuto necessario, nelle more dell'emanazione di  una  disciplina normativa  organica  in  materia,  regolamentare  il  settore   delle manifestazioni popolari  pubbliche  o  private  nelle  quali  vengono impiegati equidi»; un passaggio che non va sottovalutato finché c'è tempo.

Il ricorso al TAR Lazio, praticamente, è già pronto dai tempi del Sindaco Ceccuzzi e giace sui tavoli dell'avvocato Pisillo. Va, però, ampliato grazie all'insegnamento che è arrivato dalla Regione Molise agli inizi dell'anno. La sentenza della Corte Costituzionale, di cui parliamo in altra parte, ha disintegrato il concetto di "ordinanza contingibile e urgente".

C'è da chiedersi come Siena possa restare indifferente agli sforzi amministrativi compiuti da Ronciglione, dal cavaliere Innocenti e dalla Regione Molise, tenendo nella dovuta considerazione cosa "spende" Siena in termini economici e di immagine nella salvaguardia dei cavalli rispetto ai luoghi che, in un modo o nell'altro, hanno messo in difficoltà il Ministero della Salute.

Peccato, un'altra occasione persa per la città ed il suo Palio, per dimostrarne l'assoluta ed impenetrabile originalità dal 1849, quando ancora non esisteva alcuna traccia nel mondo di "benessere equino".

Così, semplicemente.

8 settembre 2020