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Non dare alla Giunta alcun passaggio smarcante

Rinunciare a rispondere alla richiesta di discolpe dell'Assessore delegato, ed accettare così la sanzione, può costituire una carta vincente da giocarsi di fronte alla Giunta della Nippa.

In due anni di gestione sanzionatoria la Nippa, con l'Apostolo, ha dato motivo di non aver ben chiaro cosa significhi coerenza deliberativa, né di interpretazione delle regole.

Nel 2023 la Nippa ha usato un metro di giudizio diverso da quello tracciato dal sor Demossi; nel 2024 ha invertito completamente ciò che aveva "indicato" l'anno precedente. In questo 2025 come si articolerà il "pensiero" della Nippa? Uguale al 2023, o al 2024, oppure cosa?

Ecco il motivo sufficiente per non presentare gli addebiti richiesti e studiare cosa Palazzo abbia in mente per il 2025 sul capitolo sanzionatorio.

Già dopo le incoerenti motivazioni dell'Apostolo del 2023 avevamo (qui l'articolo) proposto di saltare la prima fase e rivolgersi direttamente alla Giunta. Un'arma in più nelle mani degli "indisciplinati" per non fornire alla Giunta alcun passaggio smarcante tale da non poter smentire l'Apostolo.

Il doppio ricorso sullo stesso tema non piace ai 17 onorandini che, seppur timidamente, stanno spingendo per abolire la richiesta di discolpe da parte dell'Assessore; non piace neanche agli avvocati palieschi, verso i quali si rivolgono i 17 onorandini, che si vedono umiliati di fronte a risposte deliberative senza alcuna conoscenza dei fatti in questione.

Se per il 2025 non ci saranno risposte alla richiesta di discolpe, potrebbe essere l'anticamera della nuova riformulazione degli articoli 98 e 99 del Regolamento.

27 marzo 2025