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Una per una: cosa è stato fatto firmare alla Nippa

Istrice e Atzeni

La Nippa si è trovata a dover firmare due atti di Giunta che, dalla prospettiva amministrativa, è di un'oscenità inaudita e contiene motivi di assoluta falsità.

Le responsabilità sono tutte da individuare nell'accoppiata perdente formata da Rosadè e Apostolo che hanno contestato al sardo tedesco, e di conseguenza all'Istrice, solo il cambio di posto, mentre, come abbiamo già avuto modo di evidenziare, è stato ritenuto, in modo del tutto abusivo, di aver gironzolato tra i due canapi al fine di ottenere una posizione di vantaggio per la partenza.

Il problema riguarda la formulazione degli addebiti poiché se al sardo tedesco fosse stato realmente richiesto di discolparsi perché girovagava tra i canapi alla ricerca del miglior posizionamento, allora anziché dell'ammonizione avrebbe meritato la squalifica diretta.

Il discorso non fa una piega; come non fa una piega l'inventata motivazione scritta, abusando del potere ricevuto, da un Rosadè che deve andare molto a lezione per riuscire a capire marginalmente cosa sia il Palio.

La Nippa si è ritrovata ad esaminare solo il ricorso dell'Istrice, visto che il sardo-tedesco ha preferito non disturbare. Ebbene la Nippa ha dovuto solo firmare l'atto di Giunta che, nei copia-incolla banali ed inconcludenti, ribalta ciò che è stato contestato al momento della richiesta di discolpe: "essere, al momento dell'abbassamento del canape, partito con il cavallo dal primo posto anziché dal posto assegnatogli dall'ordine della mossa".

L'atto della Giunta è un atto illegittimo, inventato nella motivazione e contiene elementi per renderlo nullo di efficacia, visto che si è arrivati ad una conclusione non contestata in precedenza.

La Nippa risulta direttamente responsabile da due anni della "fabbricazione" di atti illegittimi sotto la prospettiva amministrativa. Inoltre vanno addebitate alla Nippa le dirette responsabilità organizzative dell'ufficietto e di aver individuato in Rosadè il successore di delcollo.

Le polemiche e gli attacchi che continuerà a ricevere per i prossimi sei Palii risultano equilibrati e meritati.

9 dicembre 2024