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Praticamente impossibile sanzionare il tondino per gli errori di Palazzo Il celebre tondino che Rosadè, attraverso la firma dell'Apostolo, ha contestato a Dinopes e alla Lupa non potrà mai produrre effetti sanzionatori. Il richiamo all'art. 97, e non al 64 come evidenziato, non potrà mai giustificare eventuali sanzioni evidenziando così il grave errore commesso da Palazzo. Rosadè e Apostolo sono due avvocati che applicano il Regolamento alla lettera e senza seguire la lettura contradaiola dell'insieme; per cui non possono che attenersi a ciò che hanno contestato per evitare di imbrodolarsi. Non si può, quando il gioco è iniziato, cambiare arbitrariamente le carte delle regole come è accaduto nel 2023 per lo Zeddino. La contestazione è risultata errata perché Lupa e Dinopes non potranno mai discolparsi in base all'art. 97 che, almeno nel Regolamento per il Palio di Siena, elenco solo i tre gradi di sanzioni previste per le Contrade. Come fa Dinopes a discolparsi per ciò che gli è stato addebitato? Palazzo deve ricorrere a falsificare atti pubblici se vorrà sanzionare Lupa e Dinopes; ma Rosadè, perfetto ad applicare la 241 perché legge di Stato, sarebbe disposto a discostarsi dai suoi principi di avvocato? Palazzo ha sbagliato; non possono certo essere Lupa e Dinopes a pagarne gli errori. 29 ottobre 2024 |
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