SUNTO

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Gli articoli che richiedono correzioni [1]

Non ci sarà, nell'attuale mandato della Nippa, alcuna nomina della Commissione permanente di revisione del Regolamento per il Palio; non per questo motivo l'argomento verrà trascurato dalla nostra Redazione.

Iniziamo quindi a tratteggiare, più o meno quotidianamente, quali devono essere gli articoli che necessitano correzioni profonde o leggere, ma anche interpretazioni che siano adeguate ai tempi sociali del momento.

Opportuno evidenziare come l'attuale Regolamento non sia altro che un continuo aggiornamento del Regolamento scritto nel 1949 e che prese spunto da quello del 1906; il modo di pensare, agire e vivere il Palio, con due guerre nel mezzo, è profondamente diverso dai tempi attuali.

Le premesse allo studio di un Regolamento, che tenga nella dovuta considerazione il mutamento della società, non mancheranno certamente via via che analizzeremo schematicamente le "nostre" correzioni; quindi iniziamo.

Articolo 1

L'articolo delle date degli ordinari necessita di una correzione storica, visto che la leggenda ne ha falsificato i contorni. Il Palio di agosto non può essere dedicato all'Assunzione in Cielo della Vergine Maria. La storia vera scrive un percorso diverso. All'Assunzione era dedicato, come in altri luoghi italiani, un Palio alla lunga che si correva il 15 agosto; la scelta del giorno 16 ha una connotazione storica che non si collega affatto all'Assunzione in Cielo della Vergine Maria. Correzione obbligatoria in nome della Storia e non della leggenda.

Articolo 2

L'articolo sulla possibilità di correre uno straordinario, recentemente corretto nell'era demossiana, necessita di ulteriore modifica come ha saputo illustrare Roberto Martinelli in questo intervento, ma non solo.

Articolo 3

L'annuncio al pubblico contenuto in questo articolo è invariato dalla sua precisa nascita del 1949, anche se riprende l'art. 11 del 1906. Non necessita di alcuna correzione.

Articolo 4

La Storia, che non è leggenda, si ribella nella lettura di ciò che contiene l'articolo. Il legislatore del 1949 si è inventato qualsiasi riferimento storico. Non esiste nel Palio un Bando di Biccherna datato 21 gennaio 1720, stile senese. Necessarie alcune delucidazioni. Fino alla riforma di Leopoldo I, l'anno a Siena iniziava ab incarnationem, cioè il 25 marzo. La data "normale" a cui nel 1949 ci si riferisce è quella del 21 gennaio 1721 e non 1720. Gli "storici" del 1949 hanno sbagliato giorno, mese ed anno poiché il Bando al quale vogliono riferirsi è quello del 7 maggio 1721 allorché venne stabilito che sul Campo si corresse in dieci. L'errore storico è veramente grossolano, perché in realtà in gennaio c'è stato un Bando, ma si riferiva ai confini delle Contrade e la data esatta è quella del 7 gennaio 1729, stile senese. Specialmente a Siena la Storia non può essere presa in giro in un documento, il Regolamento per il Palio, che meriterebbe il riconoscimento Unesco.

Altro motivo di discussione, quindi di modifica, riguarda il ritorno alle regole di ante-1745. Ne parleremo in modo approfondito in altra occasione.

18 settembre 2024