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La Nippa si imbrodola tra un giorno e l'altro

Il 21 dicembre scorso, con delibera n. 482, la Giunta di destra della Nippa conferisce l'incarico della pittura del drappellone di Provenzano a Giovanni Gasparro specificando che "dovranno figurare l’immagine di Maria Santissima che si venera nella Chiesa di Provenzano e gli stemmi previsti dall’art. 93 del Regolamento per il Palio, oltre alla data della Carriera"; non è richiamata alcuna dedica allegorica.

Il 30 gennaio Gabriella Piccinni presenta un'interrogazione per sapere, tra l'altro, se la Giunta avesse intenzione, come negli anni passati con il "4" finale, di dedicare il Palio di Provenzano alla Liberazione di Siena dai nazisti e dai fascisti; un mese dopo il conferimento all'artista.

Martedì 6 la Nippa ha scritto questa lettera all'Anpi senese specificando al punto che "Dedica del Drappellone di luglio: essendo consuetudine ormai consolidata che ogni decennale sia presenta la dedica alla Liberazione di Siena, l'Amministrazione ha già previsto tale omaggio".

Giovedì 8, i due quotidiani, ricevuta dall'Anpi la lettera della Nippa, danno ampio respiro alla dedica dell'anniversario della Liberazione della città dai fascisti.

I fratellini d'Italy della città di Siena si inalberano più per la pubblicazione sul Corriere di Siena di questa foto di repertorio (e con tanti fratellini sulla sinistra nello sfondo) della Nippa, che per un nostro articolo:

Venerdì 9 in Consiglio comunale, nel rispondere a Piccinni, la Nippa vuole fare la professoressa e si imbrodola alla maniera di un'ex-onorandini.

Risultato finale: non ci sarà alcuna dedica all'anniversario della Liberazione della città dai fascisti, nonostante i quotidiani abbiano capito (e scritto) il contrario.

L'imbrodolamento, da professoressa, della Nippa è veramente clamoroso confondendo come vedremo la P (maiuscola) con la p (minuscola).

Ha sostenuto con spavalderia che "La volontà di questa amministrazione è quella di ricordare l'ottantesimo anniversario della Liberazione di Siena e Provincia, ma il Palio del 2 luglio rimane dedicato per sua natura alla Madonna di Provenzano" e successivamente che "Per quanto riguarda la richiesta di dedica del Drappellone il Palio del 2 luglio è già, per sua natura, dedicato alla Madonna di Provenzano. E lo è dal 1656, in ricordo del Miracolo di Provenzano avvenuto il 2 luglio del 1594" ed ha continuato "E fu proprio per onorare la Madonna di Provenzano, a cui venne attribuito il miracolo, che venne istituito il Palio, a lei dedicato, Palio che celebra quindi da secoli l'unica vera 'advocata' della città. Pertanto il Palio del 2 luglio è e rimane formalmente, storicamente, intrinsecamente dedicato alla Madonna di Provenzano, sua ragione di essere" sottolineando che "ogni decennale sia presente una commemorazione della Liberazione, confermo che anche per il 2024 l'amministrazione ha già previsto tale omaggio da apporre sul drappellone, come dovuto e sentito ricordo per una giornata" precisando però che "Specifico che è stato previsto un omaggio agli ottant’anni della Liberazione, ma non una dedica che non sia quella, naturale, alla Vergine di Provenzano. Ne è testimonianza l'affidamento al pittore ... nel quale non è stata introdotta nessuna prescrizione riguardo ad eventuali dediche ulteriori".

La Nippa, in quanto ex-onorandina e onorandona, non sa. Non sa, ad esempio, che a Siena c'è un Palio (con la p maiuscola) ed un palio (con la p minuscola) dove, con la p maiuscola è intesta la manifestazione intera con tutti i suoi derivati e con la p minuscola il drappellone con tutti i suoi derivati. E' stato Roberto Barzanti a far passare questa distinzione alla storia.

Non è assolutamente vero che, come sostenuto dalla Nippa, il Palio del 2 luglio rimane dedicato per sua natura alla Madonna di Provenzano ... il Palio del 2 luglio è e rimane formalmente, storicamente, intrinsecamente dedicato alla Madonna di Provenzano.

Non è vero perché (art. 1) "solennizzare" le ricorrenze religiose non significa certamente "dedicare" (art. 93) l'allegoria ove ricorrano elementi celebrativi. La stessa storia, a cui la Nippa vuole fare riferimento, è copiosa di allegorie e di celebrazioni ad iniziare dall'agosto 1930 allorché il Podestà decise di immortalare il secondo Centenario del Miracolo delle Particole.

Così è dimostrato che, a differenza delle affermazioni della Nippa, il Palio del 2 luglio, dal 1933, non è formalmente, storicamente, intrinsecamente dedicato alla Madonna di Provenzano.

Ma perché la Nippa tra un giorno (martedì 6) e l'altro (venerdì 9) si è così imbrodolata?

Perché come abbiamo evidenziato, i quattro fratellini e il resto di quelli in Giunta non potevano certo esaltare il ruolo di anti-fascismo con la dedica per l'anniversario n. 80 della Liberazione di Siena. Da qui l'imbrodolamento che non può adesso essere rimangiato.

Il cioccolatino finale l'ha offerto la Piccinni, incantata dalla Nippa. Ritenendosi soddisfatta della risposta, Piccinni ha dimostrato con estrema chiarezza i suoi limiti su questioni del genere.

12 febbraio 2024