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Tutto da rifare: ma adesso manca il tempo necessario Se il Ministero della Salute, in attesa del 31 dicembre, dovesse accorgersi che il decreto legislativo ha debordato dalla legge delega, come in realtà ha fatto, Siena si troverà in una situazione di pericolosa attesa delle nuove normative. Vediamo di calendarizzare questa attesa. Come ormai è consolidato da precise parole del Capo Gabinetto del sottosegretario alla Salute, sta per nascere perlaprima volta nel Paese una legge, e non un'ordinanza, che stabilisca regole certe per lo svolgimento delle corse al di fuori degli Ippodromi e di qualunque altro percorso "legale" secondo le regole. Questa "specie" di legge deve vedere la luce entro il 31 dicembre, altrimenti, con una buona dose di sputtanatura, dovrà essere riesumata l'Ordinanza Martini in mano agli animalai. Se i tre Ministeri coinvolti nella stesura del decreto interministeriale (Sport, Salute e Agricoltura) si dovessero accorgere che il decreto legislativo n. 36 ha debordato dalla legge delega, allora si sprofonda nel caos più completo poiché i tempi di attuazione di qualsiasi norma legislativa non esistono, sempre in riferimento alla sola data certa: 31 dicembre 2023. Da qui la conclusione che porta inevitabilmente alla riesumazione dell'ordinanza animalaia. Infine, c'è da chiedersi se sia meglio un decreto interministeriale illegale ma con "osservazioni" speciali da Siena, oppure una nuova Ordinanza dove le mani degli animalai saranno ben marcate. La prima indubbiamente, ma con una revisione che parli solo ed esclusivamente senese altrimenti si torna al punt di partenza: ricorso al TAR Lazio. 25 settembre 2023 |
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