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Il sor Demossi ha battuto Fazzi?

Dal primo esame, dei numerosi dossier che hanno costituito l'annata sanzionatoria del 2022, c'è da chiedersi chi, tra Fazzi e il sor Demossi, abbia vinto il confronto sulle motivazioni elaborate per le decisioni assunte.

Fazzi ha inaugurato il nuovo percorso della giustizia paliesca post-pandemia e non ha avuto la possibilità di seguire precedenti provvedimenti; nella sostanza è riuscito a svolgere da solo un ruolo che, prima del 1999, spettava all'intera Giunta.

Di carenze vere e proprie non abbiamo riscontrato traccia; le sue autonome considerazioni sono apparse confacenti nel seguire i dettati intervenuti dal 2018 dell'era Demossiana. In pratica, a nostro parere, non ha commesso sbavature e le decisioni assunte, quella riguardante il sardo-teesco-tedesco-sardo ha fatto inevitabilmente più clamore, sono appunto da ritenersi in linea con il "pensiero Demossiano".

Il sor Demossi, invece, ha avuto vita più facile perché si è ritrovato sul tavolo di lavoro le stesse ed identiche situazioni già spiallattate di fronte a Fazzi. Eccetto che pochissimi casi, Mula ad esempio, la strada del sor Demossi è apparsa più semplice e l'unico sussulto, che ne ha caratterizzato specialmente per il futuro la dterminazione deliberativa, è stato il riferimento al concetto che la giustizia paliesca è un mondo a sé, lontano dagli habitat dei Tribunali.

Chi ha vinto, quindi, tra Fazzi e il sor Demossi? A nostro modo di inquadrare la problematica, ha vinto, alla grande, Fazzi perché il sor Demossi ha trovato una strada già ben delineata e marcata.

11 gennaio 2023