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Urgente valutare ancora l'azione del giudice paliesco

Alla luce della lettura di tutti i dieci atti, anche in considerazione dell'eterna attesa per sapere cosa vorrà fare il sor Demossi in prossimità delle elezioni amministrative di giugno 2023, sembrerebbe molto molto opportuno che lo stesso sor Demossi iniziasse a pensare di convocare nuovamente la Commissione di revisione del Regolamento.

Questo perché, proprio dalla lettura delle sanzioni dell'annata, sono emerse consistenti lacune, o, se si vuole, interpretazioni su come applicare le regole del gioco.

Gli onorandini, all'indomani delle richieste di discolpe formulate da Fazzi, si sono alberati contro l'esposto presentato dalla Torre e, nonostante l'onorandino della Torre abbia cercato di trovare una soluzione di uscita, ciò che ha sostenuto Fazzi, vedremo poi se la Giunta del sor Demossi lo farà proprio, ci sembra corretto: l'esposto della Torre doveva rientrare nel fascicolo della Relazione dei deputatini e, di conseguenza, essere analizzato.

Sulla questione, ovviamente, ci sarà molto da scrivere; sta di fatto che la ricostruzione fatta da Fazzi non fa una piega e, sicuramente, se l'indirizzo degli onorandini era quello di evitare accuse dirette negli esposti la frittata non è riuscita bene.

Il comma 7 degli articoli 98 e 99 doveva rientrare, secondo la tesi inalberata degli attuali onorandini, nell'articolo 92, ma così non è stato e il sor Demossi dovrà concentrarsi per ricordarsi se ci sia stato un errore di compilazione dei vari articoli, oppure se questa era effettivamente la decisione della Commissione. Leggere i verbali aiuterebbe, anche se sappiamo che gli stessi verbali non sono mai stati riportati su carta; serve un aiuto?

C'è poi la questione del Milani, con il 102 tirato per i capelli e non solo. Tutto ciò serve a far capire come il vestito confezionato su misura al giudice paliesco, per svolgere i compiti attribuiti, è troppo stretto e deve gioco-forza venire allargato attraverso non tanto con precise modifiche, quanto con interpretazioni su come lo stesso deve muoversi per casi assolutamente inediti e che nessuno può, o potrà, prevedere.

Per finire la sculacciata ai deputatini di Provenzano serve per "riorganizzare" il dossier che devono redigere e anche in questo caso sarebbe molto molto opportuna un'interpretazione su cosa, deputatini e ispettorini, devono scrivere per delinearne precisi confini da cui non potranno uscire.

15 novembre 2022