SUNTO

Sunto non si compra ... si legge gratis - Dal 1976 l'informazione paliesca senza un briciolo di pubblicità

 

   

Tutti: uno per uno e brevemente - La Civetta

Dieci atti che rappresentano altrettanti dossier e, come tali, meritano particolare attenzione. Non riusciamo a raggrupparli tutti in un unico articolo, anche perché la materia trattata si presta ad una moltitudine di considerazioni.

Abbiamo, quindi, preferito analizzare con calma, uno per uno, i dieci atti tenendo ben presente che ciò che abbiamo letto deriva dalla scrematura fatta da Fazzi. Le memorie dei cattivi sono, come sempre avviene, riassunte nei passaggi ritenuti da Fazzi "meritevoli di citazione"; per cui ogni mancanza da parte nostra deriva da due considerazioni: la prima è che, sicuramente, non siamo riusciti a comprendere ciò che Fazzi affermava; la seconda, più importante, è che la nostra lettura possa anche essere influenzata da tale considerazione.

Partiamo dall'esclusione per due Palii della Civetta, che si è vista aggiungere anche una deplorazione e una censura.

La cronologia, per quanto riguarda la giornata della Provaccia, ci è apparsa ben curata. La Contrada è riuscita a mettere in evidenza la successione degli eventi, che possono ritenersi cruciali per ciò che è avvenuto e giungendo ad affermare "Nel caso in cui la comunicazione dell'esclusione dalla prova e dalla Carriera fosse avvenuta tempestivamente .... e non in prossimità della Provaccia vi è la certezza che tali fatti non sarebbero occorsi".

Qui si ritorna alla base di tutte le questioni: perché  Palazzo ha concesso alla Civetta di partecipare alla Prova Generale? Domanda senza risposta, perché tale argomento non poteva essere oggetto di contestazione, ma lascia aperto il dibattito che la Contrada dovrà, modificando radicalmente il modo di contestazione, riproporre.

Fazzi su questo addebito è stato abile, nel suddividerlo, secondo le discolpe, in due parti. Ha risposto alla cronologia degli eventi della Provaccia affermando: "alla Civetta non è stata addebitata la presenza del cavallo all'Entrone" e questo ha portato alla conclusione che, tutto ciò che è stato scritto in merito, risulta "ininfluente per l'addebito contestato". Di ben altra natura è, invece, la contestazione del ritardo dell'inizio del pulito e qui Fazzi ha stabilito nuovamente il punto fermo, che già Mazzoni della Stella aveva posto: i rapporti di deputati e ispettori costituiscono scritti di rilevanza poiché "nel loro compito svolgono funzioni di ausilio all'Ente pubblico essendo stati nominati per tal ruolo dalla Giunta Comunale". Una vera e propria pietra miliare per il futuro della struttura organizzativa del Palio; mentre Mazzoni si limitò verbalmente in Consiglio comunale a dare ragione al rilievo mosso da un Ispettore (della Tartuca) ai danni del barbaresco della Chiocciola, ma senza alcuna motivazione.

Sempre su questo addebito, cioè quello del ritardo del pulito per la Provaccia, Fazzi ha costruito, basandosi anche sul precedente del Tirelli, un altro pilone fondamentale riguardo alle dichiarazioni rese agli organi di informazione dicendo testualmente: "l’intera documentazione, riferita ai commenti dei cronisti di TV locali, non viene analizzata" e ne specifica il motivo: "trattasi di semplici interpretazioni che non sono in grado di alterare le relazioni ufficiali sulla base delle quali si fonda l’azione sanzionatoria".

Poi. sulle prove presentate dalla Contrada, Fazzi si spinge più in là sostenendo che: "La documentazione prodotta dalla Civetta consta in una serie di fotografie e spezzoni video che si ritiene non possano garantire l’esatta successione degli eventi e ciò è comprensibile in relazione al fatto che la parte debba sostenere le proprie tesi". Anche questo è un passaggio destinato a fare da guida per il futuro della giustizia paliesca.

Sulle offese rivolte a Palazzo, specificatamente contro il sor Demossi e gli annusatori,  la Civetta ha in parte ricalcato la filosofia delle discolpe dell'ottobre 2018 del Montone; ma Fazzi, forte proprio del precedente scritto da Tirelli, dalla Giunta e dell'analogia con il Montone, si è "sbrigato" velocemente nella motivazione che ha comportato, come nel 2018, deplorazione alla Contrada e squalifica per 10 anni al barbaresco.

Il primo addebito contestato alla Civetta, che ha portato come dai precedenti del 2018 alla censura, è stato ampiamente contrastato dalla Contrada, ma, a nostro parere, è stato un susseguirsi di affermazioni che sono sempre state indirizzate solo su una "involontarietà" da parte del Carboni. A dare il colpo di grazia è stata comunque l'affermazione dello stesso fantino: Vankook gli è sfuggito dal controllo.

Il "salto del fiocco", in merito alle volontarie decisioni di non effettuare alcuna sbandierata in evidente contestazione per l'esclusione dal Palio, non ha prodotto obiezioni da parte della Contrada, per cui Fazzi non ha sudato molto per arrivare alla conclusione della squalifica per un Palio.

Pur avendo la Civetta, secondo chi scrive, ampie ragioni da sostenere, è stato il modo di contestare che ha offerto, su un delizioso piatto dorato, a Palazzo l'occasione per superare ciò che, con tanta tanta ragione, la Civetta ha scritto: "Nel caso in cui la comunicazione dell'esclusione dalla prova e dalla Carriera fosse avvenuta tempestivamente .... e non in prossimità della Provaccia vi è la certezza che tali fatti non sarebbero occorsi".

15 novembre 2022