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Il Ministero della Salute ha un solo obiettivo: Siena

Anche se al momento l'atto di Governo n. 431, di cui abbiamo recentemente parlato, non abbia ancora modificato il decreto n. 36 del "cavallo atleta", Siena non può stare inerme ad attendere che la porta ministeriale si chiuda a sua insaputa.

Se Palazzo si concentra solo sul risultato delle elezioni governative di domenica, e sull'apporto che potrebbero offrire gli eventuali eletti, commetterebbe il più banale degli errori. Vero è che le pedine da muovere sono rappresentate proprio dagli eletti, ma è altrettanto vero che se queste pedine non vengono accuratamente "addestrate" si finisce di bruciare tutto e di inasprire ulteriormente l'obiettivo finale del Ministero della Salute.

Perché l'obiettivo romano è Siena, con la cancellazione del Palio in Piazza del Campo e finché gli animalai riusciranno a restare dentro quell'ufficio (il 6 della Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari) i pericoli non cesseranno mai di esistere.

Fino a quando vengono diramate ordinanze esiste sempre la contromossa di ricorsi ai Tribunali amministrativi competenti; ma allorché tutto verrà, come dispone il nuovo articolo 9 della Costituzione, trasformato in legge le problematiche per Siena potrebbero trasformarsi in modo irrevocabile.

Opportuno, di conseguenza, agire finché c'è ancora la possibilità di respirare e di poter oltrepassare la soglia di quell'ufficio che merita attenzione in un monitoraggio pressoché quotidiano.

La domanda è una sola: saprà il sor Demossi riuscire con i nuovi onorevoli e senatori ad entrare in quell'ufficio?

21 settembre 2022