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Da Roma azioni che stringono la morsa sul Palio

All'improvviso quello che non ti aspetti più: da Roma un "ritocco" molto pericoloso per Siena e che, in sostanza, recepisce le segnalazioni animalaie all'interno del Ministero della Salute.

Il Ministero, al di là dall'essere titolare dell'ordinanza animalaia, deve essere considerato e ritenuto il principale nemico di Siena e sulle sue azioni deve essere posta massima attenzione.

Completamente ignorato da Palazzo, il Ministero sta accerchiando Siena per comporre una legge che "trasporterà" la corsa alle Fornaci ed il lavoro, studiato a tavolino da quasi un decennio, sta indirizzando verso questa strada.

Andiamo con ordine, partendo da Verona e da quel lontano novembre 2021, quando Palazzo, con i suoi annusatori, non si era reso conto di cosa stava accadendo.

Quel Convegno, passato inosservato anche ai quattro nostri lettori in quanto argomento ritenuto "superfluo, perché a Siena si fa quel che ci pare", è alla base dell'atto parlamentare pronto ad essere inoltrato alle due Camere.

L'atto di cui parliamo è etichettato come "atto di Governo n. 431" e va ad incidere sul decreto legge 36 del febbraio 2021 che ha istituito la figura del "cavallo atleta" e, nel particolare, sull'art. 24.

Presentato alla Camera il 13 settembre ed inoltrata immediatamente alle Commissioni riunite di Cultura e Lavoro, oltre a quella di Bilancio, che avrebbero avuto tempo fino al 28 ottobre per presentare i pareri. A sorpresa i pareri favorevoli, pur con qualche correzione che non riguarda però l'art. 24, sono arrivati lo stesso giorno di martedì e adesso si attende solo il passaggio nell'Aula.

Nella sostanza il Convegno di Verona ha aperto la strada alle correzioni ed il Ministero della Salute esulta. A Verona, come dimostriamo con l'apposita slide presentata dal direttore, dell'Ufficio 6 della Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della Salute, venivano fatte presenti alcune criticità dell'art. 24, là dove si tirava in ballo proprio il Palio perché organizzato dall'Ente Pubblico: il Comune.

Rileggiamo attentamente il contenuto della slide: "Analizzando il testo emerge che: / Il campo di applicazione concerne solo le manifestazioni sulle cui discipline hanno competenza la Federazione Italiana Sport Equestri o la FitetrecAnte o un Ente di Promozione Sportiva. / Comportando di fatto uno scollamento con quello che era il campo di applicazione dell’O.M. rendendo indispensabile la sua reiterazione / Infatti, non tutte le Manifestazioni popolari pubbliche e private con impiego di equidi riguardano discipline su cui hanno la competenza solo i predetti Enti e Federazioni, visto che alcune di queste sono svolte durante le manifestazioni regolamentate direttamente dai singoli Comuni (ad es. Palio di Siena)".

L'osservazione ha fatto centro e l'atto di Governo 431 ha rimediato. Adesso c'è la piena conformità con l'ordinanza dell'animalaia e legaiola Martini, poiché il campo d'azione non è più circoscritto a soli enti sportivi, ma abbraccia anche altri enti, come il Comune di Siena.

Nella sostanza le disposizioni contenute nell'art. 24 sono le stesse, ma quello che è importante rilevare è quanto il lavoro ai fianchi contro Siena, portato dal Ministero della Salute, abbia fatto centro in maniera assolutamente silenziosa se è vero, come lo è, che queste notizie si possono leggere solo sulle nostre pagine.

Se prima Siena poteva giocare sull'inapplicabilità dell'art. 24 al Palio, poiché l'unico Palio del mondo veniva organizzato da un Ente locale (il Comune), adesso la musica non è più la stessa e l'art. 24 piomba a pieno titolo sulle ... Fornaci.

Infatti, l'elaborazione di una ordinanza, o peggio di una legge, sul combinato del nuovo art. 9 della Costituzione con il decreto legge 36 del 2021, modificato dall'atto di Governo n. 431, comporta serie problematiche a vedere ancora steso il tufo in Piazza del Campo.

Se Siena è in ritardo, e lo è, sapremo con certezza chi ci sarà da ringraziare perché fanno sorridere, se non sbellicarsi dalle risate, le recenti prese di posizioni del mondo politico di destra sulla "carta straccia" di una proposta di legge ormai da tempo nelle polverose sedi degli archivi della Camera. A differenza di questo atto n. 431 del Governo.

18 settembre 2022