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La costante sfida di De Mossi

I discepoli si caratterizzano nel seguire il potere, in qualunque forma di colore si manifesta. Di conseguenza c'è poco da sorprendere se nei quotidiani si continua ad inneggiare la figura di De Mossi nel suo tentativo di fare un regalo alla città.

E' una sfida che De Mossi ha iniziato con le istituzioni governative della città, che hanno risposto con un atteggiamento la cui lettura va assolutamente analizzata e che i discepoli non fanno poiché mancano loro precise indicazioni.

Aver tirato in ballo un sottosegretario del Ministero dell'Interno, per di più legaiolo, non sembra aver offerto a De Mossi quella spallata decisiva nei confronti del Prefetto.

De Mossi non ha mai voluto prendere in considerazione lo stato di emergenza sanitaria che già in inverno portava a precise considerazioni finali. Non lo ha fatto poiché riteneva che il suo bagaglio di conoscenza amministrativo-paliesco, abbastanza ridotto al lumicino, gli consentisse di raggiungere un obiettivo che, vedendolo come si sta muovendo, ha il sapore della vita o della morte.

Merita senza ombra di dubbio l'onore delle armi, ma meriterebbe di effere anche fermato prima che la situazione gli esplodi tra le mani.

19 agosto 2021