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Riconvocare la Commissione di revisione, per riuscire a capire il comportamento da tenere

Mentre da Roma fioccano, un giorno sì e l'altro pure, disposizioni cervellotiche senza logica di contenimento per la diffusione della pandemia (chi fuma per strada ed incrocia una persona lo fa senza avere la mascherina ... ad esempio), Siena deve affrontare con serenità il suo futuro paliesco targato 2021.

Se è decisivo dare vita al Fallimentone 2021, e De Mossi sotto questo profilo deve pronunciarsi entro breve termine anziché andare dietro dichiarazioni folkloristiche sulla ricerca di inesistenti protocolli di salvaguardia sanitaria per Piazza del Campo, è altrettanto decisivo non cadere dal pero per l'attività paliesca 2021.

Se nella passata primavera le soluzioni di De Mossi, come quella di posticipare le date degli ordinari, potevano rappresentare un meccanismo accettabile, vista l'imprevista situazione che ha colto tutti di sorpresa, adesso non si può parlare di emergenza organizzativa e tutto va studiato con meticolosa attenzione delle norme regolamentari.

Ogni tentativo di rimediare situazioni paliesche, collegate alla pandemia, devono trovare attuazione nelle norme regolamentari. Per questo semplice motivo, De Mossi, suo malgrado, deve tornare a convocare la Commissione di revisione del regolamento per apportare le modifiche necessarie per rendere efficace ogni tentativo nell'arginare le disposizioni nazionali legate alla pandemia.

Senza la modifica regolamentare, De Mossi non può pensare neppure di presentare l'ipotetico protocollo di cui nessuno, al momento, conosce il più piccolo passaggio per il semplice motivo che non esiste assolutamente nulla.

C'è da sottolineare che De Mossi è svogliato nella convocazione della commissione, anche perché non può certo pensare di riproporre argomenti che appartengono all'editoria di Sunto.

In Palazzo poi c'è del collo, l'esperto; ecco perché De Mossi non vuole convocare nuovamente la Commissione?

18 ottobre 2020