SUNTO

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MATERIA: benessere degli animali con riferimento alle manifestazioni popolari in cui vengono impiegati equidi.           

NORMATIVE DI RIFERIMENTO: (1) Ministero della Salute, Ordinanza 21 luglio 2011 (e successive modificazioni e integrazioni): ”Ordinanza contingibile e urgente concernente la disciplina delle manifestazioni popolari nelle quali vengono impiegati equidi, al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati”;  (2) Regolamento per il Palio di Siena e gli altri provvedimenti assunti dagli organi del Comune di Siena in materia di Palio.

ASPETTI CHE AFFRONTIAMO IN QUESTO SECONDO SCRITTO: rapporti e interferenze tra l’Ordinanza ministeriale 21 luglio 2011 e le Regole del Palio di Siena.

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Nel nostro primo intervento in materia, pubblicato su Sunto del 20 settembre 2020, abbiamo richiamato le normative riguardanti l’argomento di cui ci stiamo occupando , mettendo a confronto  le norme di fonte statale (in particolare: l’Accordo stato/regioni del 6 febbraio 2003 e l’Ordinanza del Ministro della Salute 21 luglio 2011) con la normativa regionale (in particolare: legge regionale 20 ottobre 2009 n. 59 e  decreto 4 agosto 2001 n. 38 di attuazione di detta legge) e con le norme organicamente emanate dal comune di Siena (a partire dal Regolamento per il Palio). Abbiamo concluso che al Palio di Siena non può applicarsi l’Ordinanza ministeriale 21 luglio 2011, precisando che per “non applicabilità” deve intendersi che l’Ordinanza non può avere impatto immediato con il Palio di Siena dal momento che al suo posto trova applicazione “diretta” la disciplina “locale” costituita dalla normativa comunale che risponde in pieno alle previsioni e alle finalità dell’Ordinanza stessa.

Facciamo ora un’altra precisazione. La “disciplina locale” del Palio è ovviamente preesistente all’emissione dell’Ordinanza ministeriale avendo una sua storia secolare. Non solo: detta disciplina regola momenti e situazioni della nostra Festa spesso in termini assai più ampi ed efficaci di quanto non prescriva l’Ordinanza, con regole tipiche e specifiche del Palio che talvolta vanno ben oltre il quadro prospettato dall’Ordinanza 2011. E’ per questo che da subito è stato sostenuto la non applicabilità delle norme ministeriali al Palio di Siena: perché, appunto, le regole già c’erano.

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Tutto ciò non ha però impedito che in alcuni aspetti la regola ”locale” sia stata ritenuta, a livello governativo, non del tutto soddisfacente, inducendo il Comune di Siena ad apportare alcuni adeguamenti.

Mi riferisco ad un episodio in particolare. Con nota del febbraio 2019 (il cui  oggetto è: ‘Palio di Siena - Criticità in merito al regolamento antidoping dei cavalli e dei fantini’) il Ministero della Salute scrive che ”dalla lettura della documentazione inviata dai servizi veterinari della ASL circa l’incidente occorso durante la manifestazione del Palio u.s. [il Palio straordinario dell’ottobre 2018: n.d.r.] sono emerse alcune non conformità in merito ai controlli antidoping previsti dall’Ordinanza ministeriale del 21 luglio 2011 concernente la regolamentazione delle manifestazioni popolari in cui sono impiegati equidi”. Indicando nella nota i punti in contestazione, si invitava quindi il Comune di Siena  a “modificare il regolamento dei controlli antidoping affinché sia conforme a quanto previsto dall’art. 3, comma 2, dell’ordinanza ministeriale che prevede l’obbligo da parte degli organizzatori di adottare un protocollo dei controlli ufficiali che sia secondo uno degli standard di riferimento applicati dal  Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali  o dalla FISE”.

Il Comune di Siena, “dato atto della necessità di procedere alla revisione delle procedure adottate fino al 2018 per la regolamentazione dell’uso dei farmaci nel Palio”, incaricava della revisione esperti di riconosciuta professionalità e conoscitori della realtà del Palio, affiancati da alcuni veterinari di contrada. Il risultato è stato la redazione di un  nuovo “Protocollo per il controllo dei trattamenti farmacologici nei cavalli del Palio”, trasmesso al Ministero della Salute nel giugno 2019 e adottato per i Pali del 2019 con ordinanza del Sindaco di Siena n. 52 dell’11 giugno 2019. Degna di nota la previsione che ” il cavallo vincitore del Palio è sottoposto a campionamento ematico finalizzato all’accertamento della presenza di eventuali sostanze proibite successivamente alla conclusione del Palio”, che si affianca quella già esistente per la quale il campionamento ematico ha luogo in caso di infortunio letale o che abbia imposto l’eutanasia.

Il Ministero della Salute, nella sua nota di risposta, “esprime l’apprezzamento del lavoro svolto dal Comune e dalla Commissione tecnica per aver fornito alla prestigiosa manifestazione del Palio di Siena una procedura dei controlli antidoping, che consenta di garantire la corretta applicazione dell’ordinanza contingibile e urgente del 21 luglio 2011 concernente la disciplina delle manifestazioni popolari in cui sono impiegati equidi al di fuori degli impianti ufficialmente autorizzati”.

Con ordinanza del Sindaco di Siena n. 9 del 24 febbraio 2020 il nuovo “Protocollo per il controllo dei trattamenti farmacologici nei cavalli del Palio” veniva adottato anche per il Pali del 2020, purtroppo non corsi per il diffondersi del contagio da Coronavirus.

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Come ho evidenziato nel mio precedente scritto, la prima ordinanza in materia fu adottata il 21 luglio 2009 dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Detto provvedimento venne sostituito dall’ordinanza emanata dal Ministero della Salute in data 21 luglio 2011 tuttora in vigore seppur modificata nel tempo. Nel prossimo scritto avrei intenzione di affrontare brevemente l’aspetto per così dire ‘giurisdizionale’ della questione: cioè le decisioni del TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) del Lazio riguardanti le ordinanze 2009 e 2011 e la recente sentenza della Corte Costituzionale che ha deliberato sui rapporti tra l’ordinanza 2011 e le disposizioni in materia di una legge della Regione Molise.

 

                                                                                                                  Roberto Martinelli

4 ottobre 2020