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Tentativi folkloristici per De Mossi

Nella recente intervista rilasciata alle fonti di informazione locale, De Mossi ha accennato appena di sfuggita ad una specie di "protocollo umano" per effettuare nel 2021 la ripresa paliesca, nonostante lo stato di emergenza nazionale che, al momento, sembra prorogato al 31 gennaio.

De Mossi, sotto l'auto-spinta "Il Palio lo tutelo io" e dopo la boccata per l'accordo delle immagini, deve, a nostro parere, cessare con gli slogan ad effetto che assomigliano a frasi folkloristiche già predisposte, anche perché, nella sostanza, la sua dichiarazione non concretizza proprio nulla.

Lascia piuttosto perplessi la ricerca di una specie di protocollo applicabile al Palio che ne snaturerebbe qualsiasi indirizzo di "Festa di popolo" come ebbe a dire lo stesso De Mossi.

Comunque, oggi una strada chiara esiste; a differenza dell'emergenza della passata primavera, nella quale De Mossi prima spostava, con il piano B, le date degli ordinari; poi, accorgendosi su sollecitazione de La Nazione, che doveva organizzare le fasi del Fallimentone 2020 collegato strettamente all'attività paliesca per Regolamento; infine, seguendo le nostre colonne, ha pensato, dopo aver fatto esultare l'onorandone con la sua ennesima intervista da primato, di far annullare i Palii al Consiglio comunale.

Adesso De Mossi, senza però copiare ciò che abbiamo scritto, deve convocare la commissione di revisione del Regolamento per apportare quelle modifiche necessarie al Regolamento per cause indipendenti da qualsiasi norma scritta. Per poter agire, sotto il motto "Il Palio lo tutelo io", De Mossi ha necessità di questo fondamentale passaggio di modifica regolamentare. Il resto è puro folklore che non si amalgama con la serietà del "gioco del Palio", neppure per tenersi buoni, illudendoli, gli operatori turistici.

Senza copiare, però; così, semplicemente.

La signorina Cora

2 ottobre 2020