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L'articolo 101 per Drago e Tartuca (2025), ma allora per Istrice e Oca (2024) e Nicchio (2018)? L'equilibrio sanzionatorio, che si è andato a delineare nell'era demossiana con l'applicazione del 101, andrebbe studiato in profondità e fatto emergere nei prossimi atti sanzionatori. Al punto a cui siamo giunti, la cancellazione automatica e senza adeguata e coerente motivazione appare molto difficile e complicata. Rosadè, non è certo un segreto, non ha la minima idea dell'applicazione della norma e certe distanze dall'era demossiana avrebbero potuto essere costruite già nel 2024 per i casi di Istrice e Oca. La responsabilità stabilita dal 101 per queste due ultime Contrade è risultata una prevaricazione da parte di Palazzo che non ha saputo interpretare l'atteggiamento dei rispettivi fantini con le disposizioni impartite dai Capitani. Come poteva avvallare la scelta dei fantini i due Capitani resta un mistero che Nippa e Rosadè si porteranno dietro nella tomba. Oggi l'attualità ripropone i casi per Drago e Tartuca, che dovrebbero ritrovarsi con una censura nello "specchio dei cattivi". Ma il punto è: i due Capitani come avrebbero potuto intervenire nell'atteggiamento immediato dei due rispettivi fantini? Ecco che occorrerebbe alla Nippa un profondo studio dell'applicazione del 101, che poi andrebbe "tradotto" nell'atto amministrativo. Nippa e Rosadè non sono all'altezza di questo compito. Anche perché non va assolutamente dimenticato che, con i cambi di posto del fantino, il Nicchio è stato censurato (2018), che la sommatoria delle censure ha fatto applicare automaticamente la deplorazione e che la sommatoria di deplorazioni ha portato alla squalifica del Nicchio (2023). Il quadro complessivo deve tenere in considerazione tutte queste "tappe sanzionatorie"; ignorare, senza un'adeguata motivazione, tutto ciò costituisce motivo di forte imbarazzo per considerare il percorso 2025 "giusto" e senza pressioni. 22 ottobre 2025 |
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