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Queste le nostre sanzioni di Provenzano Contrariamente a quanto si pensa, il Palio di Provenzano si presenta come uno dei Palii più intricati sotto la prospettiva sanzionatoria. Se in Palazzo dimorassero ancora o Piccini o De Mossi, Provenzano costituirebbe un Palio da svolta nel settore sanzionatorio proprio in considerazioni delle numerose ed inedite situazioni che possono essere "chiarite" solo attraverso atti ufficiali ben scritti e ben attinenti alla realtà. Ovviamente, le nostre analisi sul comportamento dei fantini in occasione delle prove non sono sottoposte ad analisi sanzionatoria; prima deve essere chiaro a tutti, quindi prima che il gioco inizi, che anche per le prove saranno esaminate le scorrettezze compiute. Per farla breve, con la Nippa e il dott. Luigi De Rosa (Rosadè), inserito nel ruolo proprio dalla Nippa, c'è anche la possibilità che tutto si trasformi in un lenzuolo bianco in considerazione dell'assoluta mancanza di competenza dei due sulla materia trattata. Eppure il Palio di Provenzano ci offre lo spunto sanzionatorio per poter trattare non solo il presente, ma anche il futuro. Iniziamo, come abbiamo già fatto, dall'analisi di ciò che è accaduto tra i canapi con i "disturbi" tra Contrade non dichiarate nemiche, ma che si sono comportate come se lo fossero. Selva e Tartuca sono direttamente responsabili del comportamento tenuto dai rispettivi fantini: Andrea Sanna e Carlo Sanna. L'opportunità, forse unica al momento, di chiarire come Palazzo intenda procedere al riguardo richiede una conoscenza del mondo del Palio assolutamente lontana dalla realtà della Nippa e del dott. Luigi De Rosa (Rosadè). Le eventuali sanzioni, infatti, dovranno essere ben motivate negli atti e, di conseguenza per questo motivo, è argomento chiuso sul nascere per Palazzo. Figuriamoci in che baratro è pronto a precipitare il dott. Luigi De Rosa (Rosadè)! Le invasioni di pista, i galoppi dopo lo scoppio del mortaretto, i canti festanti degli ocaioli, che nel recente passato sono costati una censura alla Contrada, costituiscono tutti motivi di massima attenzione per valutare con accortezza cosa debba intersecarsi tra la rigidità della norma violata e l'attualità del Palio. Sanzionare l'Oca per i suoi canti di gioia riporterebbe il Palio a metà '800, quando le "Diane" venivano perseguite a livello penale. Provenzano apre le porte anche ad un difficile esame di agosto, a causa dell'ovvia diversa metodologia usata dai sei deputatini per analizzare e descrivere i fatti contrari alle regole. Insomma, Provenzano non permette di sbagliare per non ripercuotersi su agosto. Analoghi comportamenti alla mossa tra fantini e Contrade non rivali non possono certo essere trattati con sanzioni opposte. Garante di tutto ciò deve essere la Nippa, per cui la domanda sorge spontanea: questo peggior Sindaco della storia paliesca è veramente in grado da sola a comprendere i messaggi sanzionatori per il presente ed il fuuro del Palio? 2 settembre 2025 |
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