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Accettare le sanzioni o ricorrere al Tribunale del Lavoro?

Nel biennio sanzionatorio a guida Nippa, si sono verificate due situazioni verso i fantini che costituiscono proprio specifici abusi di potere di Palazzo e che, per quanto ci riguarda, non riusciamo a digerire.

Si tratta del caso dello Zeddino (agosto 2023) e di Egli (agosto 2024). In entrambi i casi si è assistito ad aberranti letture di motivazioni completamente inventate e, nel caso, diverse da ciò che era stato richiesto nelle discolpe e da ciò che è stato motivo per la sanzione per entrambi (ammonizione).

Nel 2023 la Nippa  aveva creato un miscuglio di incompetenti dall'Apostolo alla cronica coppia delcollo-soubrette. Nel 2024 la stessa Nippa ha accoppiato all'Apostolo nientemeno che il dott. Luigi De Rosa (Rosadè) per toccare il profondo negativo più basso che si potesse immaginare.

Alla vigilia del 2025 l'inattendibilità sanzionatoria raggiungerà livelli di assoluta incapacità e le responsabilità sono tutte della Nippa, poiché quando il pesce è marcio puzza dalla testa (Nippa).

Al momento della richiesta delle discolpe di Provenzano, prevista nella settimana successiva alla Festa della Vittoria dell'Oca, sarà opportuno che gli avvocati palieschi, di Contrade e fantino, rinuncino a confezionare le rispettive tesi, giocando il tutto per tutto di fronte alla Giunta della Nippa. Se esiste una possibilità di incrinare la credibilità sanzionatoria di quest'ultima è proprio la seconda sede di giudizio paliesco.

Compito della nostra Redazione è creare, solo per i fantini, le condizioni di presentare al Tribunale del Lavoro un ricorso in considerazione dell'assoluta mancanza di confezione degli atti dell'Apostolo (scritti dal dott. Luigi De Rosa (Rosadè)).

Il Pinguino Geniale, in altra pagina, non entra nel merito dell'argomento poiché il ramo non è di sua competenza  e richiama solo la "specificità della giurisdizione paliesca". Il concetto è molto astratto e si pone in contrasto con la realtà professionale del fantino.

Mentre per le Contrade esiste, per fortuna, il "veto" posto dal TAR con la sua celebre "sentenza dell'Onda"; per il libero professionista fantino non ci sono tabù da superare: il Tribunale del Lavoro è il luogo preposto per far valere le proprie ragioni liquidate, senza motivazione, da Palazzo.

Questa pagina rappresenta un invito alla Nippa per escludere dott. Luigi De Rosa (Rosadè) dal comporre gli atti di richiesta di discolpe e di sanzione, relegando lo stesso al banale copia-incolla confezionato dalla soubrette.

La Nippa deve individuare a chi affidare la stesura di tutti gli atti relativi alla giustizia paliesca, allargando lo spazio al di fuori dei confini di Palazzo.

Continuiamo, continuiamo.

25 agosto 2025