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Andreuccio Sanna ha già capito come si sta in Piazza

Appena due Palii corsi ed il suo nome già costituisce un punto fisso per l'allineamento tra i canapi. Andreuccio, con la corsa di Provenzano, ha dato ampia dimostrazione di aver già capito quali sono i "passaggi" obbligati per ricamarsi presente e futuro sul tufo.

Sveglio quel tanto che basta per capire che il Palio è un gioco unico nel quale si vanno ad intrecciarsi meccanismi che con l'arte equina nulla hanno a che vedere. Sveglio quel tanto che serve per non infastidire chi non può essere infastidito. Sveglio nel capire che le traiettorie in Piazza sono obbligate e vanno sapute interpretare per non infastidire.

Deve, sicuramente, oliare ancora queste traiettorie ed il tempo dirà se l'olio è di qualità superfina; dopotutto anche Egli sbatacchiava qua e là e, sbatacchiando, vinceva anche qualche Palio.

Al momento la storia sorride perché ha iniziato a percorrere i circuiti sardi all'età di 17 anni (quando Egli vinceva scosso) correndo da Fonni, a Dorgali, Ottana, Pattada e tante altre piste prima di sbarcare da Massimo Milani nel 2017 a 19 anni.

Poi la pandemia e il debutto nella Selva; ora l'attende un agosto dove i tortellini di Provenzano gli hanno fatto capire quante facce presenti il grande gioco del Palio.

24 luglio 2025