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Resta un mistero il briefing di Renatino Raccolte tante fonti, disponibili in vari settori collegati a Provenzano, siamo sempre più convinti che il briefing di Renatino sia talmente misterioso che quella frase rivolta nelle fasi della mossa allo Zeddino («rincorsa quando vuoi e ricordati di quello che ci siamo detti») nasconda qualcosa di impenetrabile e oscuro. Abbiamo (purtroppo) ascoltato la voce di Renatino ai microfoni di Guarino, Pagliai e Masoni; con la sua mimica Renatino in sostanza ha affermato: «volevo fortemente gestire un qualcosa di complesso ... il rispetto porta rispetto ... sto cercando un tipo di rapporto che forse ho avuto sempre ma che sto rafforzando con fantini e forse con Contrade ... nel briefing avevo detto signori quando entra la rincorsa se non ci sono grossi problemi cerchiamo di andar via tutti ... sono stati collaborativi come avevo detto nel briefing che ho voluto anche prima di entrare in pista ... la Tartuca si è mossa tra i canapi come ci si muove come quando c'è la nemica ... il troppo guasta ... era un avvertimento che poi sarebbe poi sfociato in un richiamo se fosse continuato per diverso tempo ... dalla posizione del Mossiere le ultime quattro non le vedi, vedi solo le casacche ... non riesci a capire cosa accade ... ho detto alla rincorsa quello che avevo detto nel briefing prima di entrare in pista attenzione perché poi a un certo punto faccio quello che devo fare da Regolamento ... l'ho avvertito ricordati quello che abbiamo detto poco fa ...». Ricapitoliamo con estrema attenzione. Renatino si è vantato dei suoi briefing, non sapendo, come è ovvio, che questi incontri tra Mossiere, fantini e Capitani sono sempre avvenuti tra le colonne dell'Entrone. Lo stesso film di Emmer del 1963 è una dimostrazione che Renatino si inventa la fuffa. Di questi briefing ce ne sono stati due: uno la mattina dopo la seconda prova a cui hanno preso parte solo i 10 Capitani; il secondo, come dice lo stesso Renatino, poco prima del Palio e che poteva essere fatto al momento della segnatura dei fantini. E' evidente come dalle sue dichiarazioni, Renatino si auto-applauda per queste riunioni che sono sempre esistite e sempre alla presenza dei Deputati della Festa. Non ci risulta che gli stessi siano stati presenti il 30 mattina e la sera del 3 nell'Entrone. Ancora. Dice Renatino: «ho detto alla rincorsa quello che avevo detto nel briefing prima di entrare in pista attenzione perché poi a un certo punto faccio quello che devo fare da Regolamento». Le parole di Renatino sono offensive e oltraggiose alla Festa: faccio quello che devo fare da Regolamento. Per Regolamento, che evidentemente Renatino non conosce, lo stesso Renatino non può fare assolutamente, in quanto la rincorsa entra quando vuole entrare e con i tempi giusti senza rispettare alcuna disposizione o belato della Piazza. Renatino può solo, secondo l'interpretazione del 1972 a pag. 78, "sollecitare" l'ingresso ed eventualmente effettuare un richiamo, che, nella storia, è costata una squalifica a Silvaninocaro e un'ammonizione a Egli più altri fantini. Se Renatino pensa di lasciare, come fece per una prova Ricci nei confronti della Tartuca, fuori dal verrocchino la rincorsa ... allora si ha l'assoluta percezione di cosa sia Renatino. Allo Zeddino Renatino ha solo detto "quando vuoi" a più riprese; poteva tranquillamente richiamarlo e non l'ha fatto. Ancora. Renatino ha detto chiaramente allo Zeddino: rincorsa quando vuoi e ricordati di quello che ci siamo detti; è la frase misteriosa che si ricollega al briefing dell'Entrone ed a quanto detto nel paragrafo precedente. Anziché richiamare lo Zeddino, Renatino ha fatto uscire ancora una volta i cavalli dai canapi per cui l'evanescenza è garantita, al pari del mistero. Cosa si sono detti nell'Entrone? Che avrebbe, forse, lasciato fuori dai canapi la rincorsa? Ancora. Renatino sostiene: «dalla posizione del Mossiere le ultime quattro non le vedi, vedi solo le casacche ... non riesci a capire cosa accade». Può essere perdonato per l'imbrodolamento perché sono le quattro Contrade basse che il Mossiere non vede; tra queste c'era il costante disturbo della Selva alla Lupa. La Selva mai è stata oggetto di attenzione da parte di Renatino. Ancora. Renatino si monta la testa allorché sostiene: «sto cercando un tipo di rapporto che forse ho avuto sempre ma che sto rafforzando con fantini e forse con Contrade». Il rapporto con i fantini non ha certo bisogno di essere rafforzato, visti i saluti goliardi in Ippodromo. Quello con le Contrade non dovrà mai essere programmato, anche perché gli uccellini di Palazzo cinguettano che, dopo agosto, Renatino smamma per far posto a Bicocchi. Ancora. il filosofo Renatino ha detto: «il rispetto porta rispetto». Infatti, per le prove cambi ripetuti dei fantini senza che Renatino accennasse ad alcun richiamo per conservare l'ordine. Per il Palio lo Zeddino ha fatto ciò che voleva, mentre Carlino Sanna non ha un minuto obbdito alle disposizioni. Renatino lo chiama rispetto porta rispetto; un fenomeno questo Renatino. Ancora. Renatino sul Sanna Carlino è andato oltre le righe poiché simili pensiero li deve esporre nel suo rapporto e non certo dialogando con i giornalisti. In sostanza ha detto: «la Tartuca si è mossa tra i canapi come ci si muove come quando c'è la nemica ... il troppo guasta ... era un avvertimento che poi sarebbe poi sfociato in un richiamo se fosse continuato per diverso tempo». Quello che Renatino non ha capito è che la nemica della Tartuca è la Chiocciola e non il Drago. Tra le due rivali c'erano ben 4 posti. Concludendo. I 17 Capitani che presentano alla Nippa il nome del Mossiere devono rendersi conto che, quando il "tipo" del Verrocchio non perde occasione per auto-incensarsi, ci si possa trovare di fronte ad un pericolo di personalità e di auto-stima. Nel passato si è visto, ad esempio, un Palmieri che alla rincorsa, che gironzolava vicino al Casato, di portargli un gelato. Per confermare che sul Verrocchio si deve usare il profilo basso che non è certo nel dna di Renatino. E tutti gli errori della sua scelta ricadono sulla Nippa e sulle avventate dichiarazioni del luglio 2024 che sono inutili da ricordare. Poi, cari 17 Capitani, se non si ha voglia di perdere tempo nella ricerca di un Mossieere forse sarebbe bene lasciare la patata bollente a Palazzo. Nel 2026, grazie ai Fretellini d'Italy, la patata è già servita. 23 luglio 2025
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