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Sanzioni alla mossa e nuova storia

Ciò che si è visto in occasione della mossa di Provenzano apre, in fatto di sanzioni, una nuova porta alla storia paliesca: quella della responsabilità diretta delle Contrade non storicamente rivali per il comportamento del proprio fantino.

Avvisaglie si erano già avute nel luglio 2023 con la Selva ad ostacolare l'allineamento della Torre; adesso a Provenzano i casi sono raddoppiati.

L'incompetenza dell'attuale struttura di Palazzo (con il triangolo formato da Nippa, Rosadè e Apostolo) non può certo seguire i ragionamenti che seguiranno; per cui sia la Selva che la Tartuca non hanno motivo di preoccuparsi al pari dei rispettivi fantini.

Perché gli atteggiamenti di ostacolo di Provenzano potrebbero aprire le porte ad una nuova svolta sanzionatoria? Il motivo è semplice e riguarda l'atteggiamento delle rivali tra i canapi, o di ostacolo da parte della rincorsa.

La Nippa, tra il 2023 e il 2024, ha modificato il "segnale" lasciato dal sor Demossi ed ha preferito usare la squalifica diretta di un Palio per gli ostacoli prodotti dall'Aquila (contro la Pantera) e della Torre (contro l'Oca). Nel 2024 la Nippa ha cambiato rotta, passando dalle squalifiche alla deplorazione: alla Lupa (ostacolo all'Istrice) e al Nicchio (due deplorazioni per un unico fatto di ostacolo al Valdimontone).

Sempre, sia nell'era Demossiana che in quella della Nippa, i provvedimenti sono stato adottati per ostacolo tra Contrade rivali. La situazione di Provenzano è decisamente diversa, poiché si sono stati immortalati dalle riprese TV due distinti ostacoli che con la rivalità nulla hanno a che vedere.

Il punto di domanda è semplice: possono Contrade non rivali ostacolarsi in maniera costante tra i canapi senza incorrere in sanzioni? e, parimenti, è giusto che siano solo le Contrade nemiche a subire sanzioni allorché si mette in atto un ostacolo?

La risposta alle domande comporta un'analisi che, come detto, l'attuale struttura amministrativa, la peggiore che sia mai esistita nella storia del Palio, non è all'altezza di raffigurare nelle eventuali motivazioni.

Certo è che i tempi di mossa di Provenzano si sono allungati anche per gli evidenti ostacoli, grazie anche all'inefficienza di Renatino che sbraita ma che non è ascoltato come è consuetudine.

Nei prossimi giorni la nostra Redazione analizzerà nei dettagli i due casi entrando nel merito di cosa possa essere consentito tra i canapi tra Contrade rivali e Contrade non rivali.

Certe interpretazioni non possono che venire raccolte all'interno di un atto amministrativo, quello del Giudice paliesco che può anche decidere per la non punibilità della Contrada e/o del fantino. Ma questi atti vanno saputi scrivere ed anche molto bene; dalla Nippa e suoi simili sarà nebbia completa e assoluta.

Palazzo non può prendere o scrivere alcuna decisione, non sapendo da dove iniziare; la nostra Redazione dimostrerà quanto sia dannosa per la Festa la gestione della Nippa, che avanza nei consensi cittadini.

10 luglio 2025