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Fronteggiamenti: attenti a non abboccare alle istigazioni dei 17 onorandini Dopo la dichiarazione di guerra consegnata alla Procura e firmata dall'onorandona, con il placet degli altri 16 onorandini e l'applauso diretto della Nippa, il pericolo che possano subentrare nuove tappe giudiziarie è decisamente attuale. Non è necessario abboccare a quanto scritto dall'onorandone, secondo la quale: "mentre chiediamo alle Autorità un deciso ripensamento sull’approccio al Palio, e conseguentemente sull’utilizzo abnorme degli strumenti di sicurezza, chiediamo a tutti i senesi di prendere coscienza della forza e dell’unicità del nostro modo di vivere, che non può rimanere solamente una vuota parola da illustrare ai forestieri. In vista della nostra Festa, facciamo quindi appello a tutti i senesi di vivere i quattro giorni con la dovuta serenità e con sentimento, senza sentirsi osservati o trattenuti, di non rinunciare alla spontaneità, alla passione che rende viva ogni nostra espressione. Chiediamo a tutti i senesi di essere se stessi, perché essere se stessi, come lo siamo sempre stati, è un atto di verità, di libertà, l’unico vero antidoto alla finzione, alla prudenza eccessiva che spegne l’anima delle cose. Viviamo allora questi giorni con autenticità, con il cuore aperto, perché solo così, in questo momento, potremo davvero salvaguardare la nostra Festa". Davanti a questi incitamenti occorre stare molto, molto calmi e cauti; senza pensare di passare da eroi o vittime sacrificabili per il "bene" della Contrada. Nel contesto attuale, al di là degli incitamenti seguendo il motto A Siena si fa come ci pare, è opportuno riflettere sul panorama odierno che si contrappone tra ciò che pensano, e decidono, i giudici della lizza e ciò che manca veramente: un paracadute. Dalle parole della Nippa, specialmente per quanto concerne la difesa delle "sue" guardie municipali, si arriva alla conclusione che il documento sia frutto di una strettissima collaborazione tra la stessa Nippa e l'onorandona; per cui sembra scontato un accodo che possa incitare, come in realtà lo è, a fare tutto ciò che non è consentito fare. Bisogna stare buoni buoni; non pensare che l'esuberanza porti inevitabilmente ai fronteggiamenti. Siena attualmente non è assolutamente in grado di contrapporsi a chi ritiene che bastano tre persone pr configurare il reato penale di rissa. Decisamente dovrà essere un autunno diverso, purché non si commetta in questi due Palii l'errore di passare da eterne vittime e seguire gli incitamenti dell'onoranda e Nippa. Non possediamo le caratteristiche di coloro che si piangono addosso per ottenere clemenza. La strada da percorrere è lunghissima; ma non è auspicabile percorrere quella tracciata, sotto gli applausi della Nippa, dall'onorandona. 20 giugno 2025 |
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