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Saltare la richiesta di discolpe e proiettare tutto verso la Giunta

Riprendiamo in mano le motivazioni (assurde e scopiazzate) che hanno portato lo scorso novembre la Giunta della Nippa a respingere tutti i ricorsi degli interessati sulle sanzioni dell'agosto 2024.

Scriveva Rosadè, e la Nippa firmava, che Contrada o fantino, con qualche variazione nello scritto, «non ha offerto sostanzialmente una memoria diversa nella sua architettura rispetto a quella presentata all'AD; sono venute a mancare considerazioni che, in qualsiasi maniera, potessero indurre la GC ad un accoglimento delle sue tesi».

Questa frase è stata ricopiata dagli atti del sor Demossi che, comunque, a differenza presentavano un'architettura motivazionale più curata e diversa.

Dall'entrata in vigore, nel 2022, della richiesta di discolpe agli interessati da parte dell'AD la frase che piace tanto nei copia-incolla alla Giunta (della Nippa o del sor Demossi) mette sul piatto un aspetto che, nel recente passato, abbiamo avuto modo già di evidenziare con cura.

E' proprio inutile presentare una doppia difesa i cui contenuti sono quasi simmetrici sia davanti all'AD che alla Giunta.

E' opportuno, quindi, lasciare che l'Apostolo elabori il suo testo sanzionatorio per poi riversare verso la Giunta tutte le proprie controdeduzioni, arricchite in questo caso anche con gli strafalcioni (vedi Zeddino nel 2023 e Atzeni nel 2024) scritti da Rosadè e firmati dall'Apostolo.

La conclusione è unica ed è quella che, a quanto sembra, piace ai 17 onorandini: la possibilità di scrivere una sola memoria difensiva.

Ebbene, nel 2025 e proprio seguendo quanto sopra esposto si potrebbe vedere se il meccanismo funziona dalla prospettiva dei "cattivi" di turno.

17 aprile 2025