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Gli asini fanno quello che vogliono grazie ad Abodi Se si osserva con la massima attenzione il decreto interministeriale di Abodi, ci si accorge che nella famiglia degli equidi manca completamente la salvaguardia dell'asino. In altre parole, mentre vengono stilate con cura e attenzione tutte le forma riservate all'equide cavallo, l'equide asino è del tutto ignorato e non preso in considerazione. Ne deriva, di conseguenza, che le corse con l'impiego di asini, grazie ad Abodi, sono esenti da qualsiasi controllo anche veterinario. E' stata una dimenticanza, o un errore? Niente di tutto ciò, in quanto il Ministro dello sport ha emanato il decreto che fa parte del pacchetto di revisione degli sport professionistici ancorandosi, per quanto riguarda gli equidi cavalli, a ciò che stabilisce l'articolo 22 sul "cavallo atleta". Gli asini non sono rientrano nella categoria "cavallo atleta". C'è anche da osservare, secondo l'abituale sciatteria romana, che in realtà il decreto richiama nell'allegato relativo alla "scheda tecnica rilevamento dati", realizzata per la prima volta nel 2016 dal Ministro Lorenzin, la partecipazione degli asini nelle manifestazioni popolari. Ciò a dimostrazione, se ce ne fosse ancora necessità, di come vengono confezioni gli atti dai romani, in perfetto stile ... malconcio. Se a tutto ciò si aggiunge che la legge della Regione Toscana ha cancellato definitivamente l'intervento dei veterinari dell'Asl, si può tranquillamente prevedere cosa ci attenderà nel 5.000 d.C. in Piazza del Campo. 28 marzo 2025 |
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