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Potrebbe sparire da Piazza un pezzo di storia vera Un inizio preciso non esiste, almeno nei nostri archivi; forse perché in passato la tassa di occupazione pubblico era regolamentata con norme ben difficili dall'essere riproposte ... e trovate. Oggi, come è noto, l'occupazione del suolo pubblico da parte dell'erezione dei palchi è suddivisa in tre fasce a cui corrispondono prezzi di vendita diversi per ogni zona; alla mossa si spende di più che a S. Martino. Questa suddivisione in fasce e prezzi, che Palazzo incamera per l'occupazione, potrebbe sparire definitivamente; così un pezzo di storia di Piazza del Campo, quella appunto che riguarda le tre fasce di occupazione del suolo pubblico in Piazza del Campo, sta per essere cancellata. Le tre fasce, in gergo categorie e che dividono i palchi di Piazza, vedono la prima, quella relativa alla mossa e zone adiacenti, essere la più elevata nel coefficiente moltiplicatore previsto da Palazzo e che va a determinare il prezzo di occupazione per i palcaioli; tra la prima e la terza la differenza è di quasi 50 punti. Ebbene, la situazione si è complicata nel momento in cui chi si trova in terza categoria emette prezzi che sono di prima categoria, pur non avendo titolo a farlo; da qui la possibile richiesta a Palazzo di togliere la suddivisione delle fasce e passare ad un livello unico che, alla fine, porta vantaggi economici verso Palazzo. Al momento la questione è sul tavolo dell'Assessore Pagni ed è facile prevedere che si vada proprio su un'unica tassa di occupazione del suolo pubblico, con prezzi al pubblico tra mossa e S. Martino identici o quasi. 21 marzo 2025
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