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Un imbrodolamento italico sulle date

Dopo quello dei copia-incolla il decreto Abodi si caratterizza anche per uno vero e proprio imbrodolamento di date che evidenzia come la sciatteria romana non possa nascondersi.

Dobbiamo, per rendere chiara la situazione, ricorrere a questo schema che parte dall'Ordinanza Gemmato

Atto emesso il in Gazzetta Ufficiale alla Corte dei Conti visto del Masaf
Ordinanza Gemmato 23 dicembre 2024 17 gennaio 2025 (n. 13) 10 gennaio 2025 non previsto
Decreto Abodi 8 gennaio 2025 10 marzo 2025 (n. 57) 11 febbraio 19 dicembre 2024

Ricapitoliamo per date:

19 dicembre 2024 il Masaf dice ad Abodi che va tutto bene;

23 dicembre 2024 Gemmato firma la sua prima ordinanza;

8 gennaio 2025 Abodi firma il decreto;

10 gennaio 2025 la Corte dei Conti registra l'Ordinanza Gemmato

17 gennaio 2025 in Gazzetta Ufficiale viene pubblicata l'Ordinanza Gemmato;

11 febbraio 2025 la Corte dei Conti registra il decreto Abodi;

10 marzo 2025 in Gazzetta Ufficiale viene pubblicato il decreto Abodi.

Lo scoordinamento operativo è talmente chiaro che si comprende chiaramente come manchi dialogo istituzionale e come tutto sia lasciato alla casualità. Basterebbe confrontare ciò che è avvenuto il 19 dicembre e il 10 marzo per capire come lavorino i vari settori della Repubblica.

Comunque, nella sciatteria generale c'è anche un continuo richiamo, nel decreto di Abodi, dell'Ordinanza Martini non sapendo evidentemente che la sua mancata proroga ha, sotto gli aspetti normativi, decretato l'automatica cancellazione e come se non fosse mai esistita. Per Abodi e C., al contrario, l'Ordinanza animalaia è ancora viva e da richiamare.

Non sappiamo come operino altri Paesi, ma è certo che su uno spaccato irrisorio come questo Roma ha brillato nella sua secolare sciatteria.

13 marzo 2025