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La grande fuga da Palazzo dei "d" Il personale di Palazzo di questo secolo appare un po' disattento dalle prospettive che si aprono, specialmente coloro che sono inquadrati nel settore "d". L'ufficietto è una concreta testimonianza di questa disattenzione; nessuno dei "d" vuole concorrere ad occupare un significativo ruolo che lo pone, grazie alle interviste, al centro dell'attenzione generale. Si preferisce, al contrario, coltivare in silenzio il proprio orticello sicuri che non subentreranno mai tempeste di qualsiasi genere ed accontentandosi di attendere il pensionamento. Non per questo che manchi l'energia e competenza del lavoro loro attribuito, ma aver paura del confronto esterno non è un segnale positivo. Nell'ufficietto c'è chi, come la soubrette, è appiccicata alla seggiolina e nessuno fino al 2028 riuscirà mai ad estirparla da lì. Nell'ufficietto adesso è arrivata per la prima volta un'elevata qualificazione nella persona di Rosadè. Perché per la prima volta? perché in precedenza c'era con Suor Palio un dirigente a tempo, pur essendo il ruolo stato dimezzato nell'era di izyno con l'inserimento di Poc e dei fedeli delcollo e soubrette. Quando Suor Palio è andata in pensione, Brunoooo da Monteriggioni ha trasferito dall'Ufficio Tecnico Frate Palio, che non è un "d" per cui non ha potuto mai firmare gli atti. Frate Palio è tornato in Via di Città dopo il primo anno del sor Demossi. Questi ha chiamato nell'ufficietto nientemeno che delcollo che ritrovava la fedele soubrette. Per avere accesso agli atti palieschi, delcollo è stato investito dal Segretario con un apposito atto e lo stesso è avvenuto con la Nippa. Adesso, proprio per la prima volta nella storia amministrativa, il Palio ha una specifica elevata qualificazione, che altro non sarebbe con una PO. Rosadè ha già avuto durante tutto il 2024 di tastare il terreno, commettendo madornali errori sanzionatori dai quali è difficile prendere le distanze anche tirando una riga. Sarà costretto a confermare la soubrette ed i relativi copia-incolla e, presumibilmente, riuscirà ad avere un quadro completo della situazione paliesca attorno al 2029, quando la Nippa non ci sarà più. I rischi organizzativi sono immensi proprio vista la mancanza di conoscenza paliesca di Rosadè su tutto il panorama di Palazzo. Le responsabilità di aver inserito Rosadè nel mondo del Palio sono tutte da attribuire alla Nippa e sarà solo con lei che Siena dovrà fare i conti a partire dall'imminente Fallimentone. Poi ci sono anche i "d" di Palazzo che per paura di mostrare la faccia alla città, se ne restano rintanati nel proprio ufficino e ben nascosti. Rosadè, in questo quadro, è l'unico a non avere responsabilità dirette. 31 gennaio 2025 |
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