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La Nippa ha scelto volontariamente di restare ai margini?

Non riusciamo, né riusciremo a farlo, a comprendere perché con la Nippa il ruolo di Sindaco si sia affievolito fino a raggiungere il lato del folklore istituzionale.

Probabilmente alla Nippa mancano alcune basi amministrative per riuscire a guidare la complessa macchina di Palazzo e, per questo, vari dirigenti, da lei stessa nominati, ne hanno approfittato ponendosi al di sopra della stessa in modo tale da pilotare gli affari e scegliere autonomamente il percorso da imporre.

La Nippa, con i suoi assessori, non sembra capace di imporre quell'indirizzo istituzionale che serve per far capire, a chi risiede in Palazzo, le sfumature del problema.

Tra queste sfumature c'è il ruolo di Rosadè che continua ad essere né pesce, né carne. Mancano due atti per vederlo a tutti gli effetti dentro il circuito organizzativo del Palio; ma questi due atti sono costantemente in ritardo e non se ne comprende la ragione.

La Nippa ha da sempre sostenuto Rosadè, pescato a casaccio nel plotone "d", con risultati penosi visto l'approccio sanzionatorio. La Nippa non sembra in grado di imporre la nomina di Rosadè perché il triangolo del potere paliesco (soubrette-delcollo-Ghelardi) non lascia spazio ad interferenze esterne (leggi Nippa).

Comunque, la soubrette dovrà farsene una ragione; per l'ufficietto è necessaria un'Elevata Qualificazione con il timbro del "d" ed un convinto rinnovamento delle forze umane. Dopotutto nessuno è indispensabile e nessuno può continuare a restare in un ufficietto aspettando solo l'ora per uscire da Palazzo.

13 gennaio 2025