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Cosa non ha funzionato dopo appena sei Palii? C'è da capire, all'esterno della Commissione dei nove, perché il mondo degli avvocati palieschi abbia completamente bocciato la fase della richiesta delle discolpe da parte dell'assessore delegato. Dopo sei Palii questo ulteriore gradino, inserito nelle fasi della giustizia paliesca, è risultato inopportuno e nullo e c'è da chiedersi cosa realmente non abbia funzionato. Prima della modifica del 2019, entrata in vigore solo nel 2022, l'assessore decideva immediatamente le sanzioni; con lsa modifica prima di decidere chiede le discolpe. Un passaggio corretto che nella sostanza l'era ella Nippa ha reso inefficace. Cosa voleva mettere in piedi la commissione del sor Demossi? Voleva innanzitutto dare all'accusato la possibilità di capire di quale fosse la mancanza commessa, per poter così discolparsi fornendo la propria versione dei fatti. L'intoppo emerso nel mondo degli avvocati palieschi non ha riguardato questa fase, ma quella successiva allorché sulle affermazioni dell'assessore delegato si proponeva ricorso alla Giunta. L'articolazione dei commi degli articoli 98 e 99 non ha permesso di sostenere tesi difensive che assumessero i contorni dell'accusa; insomma non si poteva dire che tizio ha danneggiato. Nel 2022, sicuramente, il sor Demossi si è trovato un po' in difficoltà nell'elaborare i suoi testi di Giunta, tant'è che è dovuto ricorrere a questa analisi, ricopiata di sana pianta e presentata come se si trattasse di qualcosa di ingegnoso nell'era della Nippa: "in premessa appare necessario evidenziare come l’esame disciplinare degli episodi, che si pongono in contrasto con le norme del Regolamento, assume una connotazione tale da consentire all’Amministrazione Comunale un esame e una valutazione che risponda esclusivamente alla logica “paliesca”. Detta premessa serva a sgombrare il terreno da tutte quelle argomentazioni proprie degli ordinari principi e regole che disciplinano il consueto procedimento in qualunque sede". Il ricorso alla Giunta, un quasi copia-incolla delle motivazioni presentate all'assessore delegato, perdeva così consistenza, anche perché non era possibile effettuare paragoni e similitudini, o richiamare precedenti atti anche accusatori. Nella pratica il ricorso, o doppio ricorso, non ha più motivo di esistere e della situazione l'attuale Commissione dei nove dovrà prenderne atto ed effettuare la correzione. Le responsabilità, comunque, vanno rivolte tutte alla gestione della Nippa, sia per il blocco politico-ricattatorio sui ricorsi; sia per come sono state scritte le motivazioni da parte della coppia delcollo-Apostolo e di quella Rosadè-Apostolo. Per il 2025 si prospetta una diversa articolazione di questo gradino della giustizia paliesca; certo dopo appena sei Palii il fallimento brucia. 30 dicembre 23024
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