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Quante volte è stata cambiata la scalettatura sanzionatoria Le date fondamentali, che hanno modificato sostanzialmente la scalettatura sanzionatoria, sono due: 1981 e 1999. Nel 1981, per colmare un grave squilibrio normativo, fu stabilito che anche i fantini avrebbero potuto ricorrere al Consiglio Comunale; nel 1999 è nato l'Assessore Delegato. Nel mezzo delle due date c'è stata nel 1993 la delimitazione dei poteri sanzionatori del Consiglio visto il "mercato dei voti" che si andava formando dall'era Mazzoni tra i 40 Consiglieri. C'è comunque da evidenziare quella sentenza del TAR nel 1989 che ha concesso a Palazzo di poter svolgere il gioco con le regole che desidera, purché le stesse non vadano ad incidere i principi costituzionali. Ebbene, la scalettatura sanzionatoria che i componenti la Commissione dei nove dovranno studiare con attenzione rientra in pieno nelle regole del gioco che Palazzo stabilirà. Opportuno, dunque, vedere quale configurazione questa scalettatura dovrà assumere per garantire i gradi di giudizio indispensabili atti a non incidere sui principi costituzionali. All'interno della Giunta potrebbero subentrare scalini di giudizio dove, comunque, il Sindaco dovrà assumere il ruolo istituzionale che la storia paliesca gli riconosce e su questa figura ruotare ogni decisione finale. Il lavoro è semplicissimo, ma basta che i novi della Commissione non si arrampichino verso scalate inondate da principi fuori dalla logica paliesca. Nessun riferimento a sistemi giudiziari, con articolazioni complesse che risultano incomprensibili; poi l'equilibrio sanzionatorio attuale e del recente passato non può venire sconvolto né intaccato. La Nippa dovrà dimostrare alla città di essere in grado di saper salire i gradini sanzionatori e, forse, di abbandonare dopo un quarto di secolo e di storia l'Assessore delegato. 27 dicembre 2024
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