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Saper interpretare le regole senza ... regole

Era così impellente dopo appena tre anni effettivi mettere nuovamente le mani sul Regolamento del nostro gioco? E se non se ne poteva fare a meno, di chi sono le responsabilità?

Vediamo con estrema chiarezza che l'attuale Regolamento, pur datato 2019, è entrato in vigore solo nel 2022 a causa dello stop pandemico; ebbene in appena tre anni è sentita la necessità di ritocchi o novità alle norme che regolano il gioco.

Più opportuno sostenere che questi ritocchi debbano coincidere con una diversa interpretazione degli aspetti sanzionatori, poiché è questo il dente della Nippa dove batte la lingua.

In effetti, i quattro Palii gestiti dalla Nippa hanno proiettato sulla bilancia tutta una serie di questioni sanzionatorie ad iniziare dalle motivazioni attraverso le quali si sono aperte le strade della giungla.

Alla Nippa sono mancate le basi dell'interpretazione e della coerenza; per di più se si mescolano questi concetti con il dilettantismo proposto dai tre responsabili diretti (Apostolo, delcollo e Rosadè) si capisce con estrema facilità come la Nippa voglia ricorre a qualcosa ancora di indefinito.

Certo è che l'accumularsi di norme, dentro un settore così delicato e complesso qual'è quello degli aspetti sanzionatori, non fa altro che alimentare confusione.

E di confusione la Nippa ha dato dimostrazione di averne molta; di coerenza molto molto poca.

Non si può giungere ad innescare nuove regole senza avere la consapevolezza che quelle esistenti richiedono solo conoscenza, interpretazione e coerenza; senza queste regole non si conoscono le regole.

24 dicembre 2024