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Come fa il Comune a stabilire chi sia rivale di chi? Uno dei tempi di approfondimento e di discussione da porre all'attenzione della "Commissione dei nove" riguarda il concetto di rivalità, ma nello specifico come possa il Comune stabilire che la Contrada A sia rivale di quella B. Da questo dipende il rapporto con la giustizia paliesca, ma nella pratica, soprattutto recente, si è assistito a sanzioni che non hanno tenuto conto della rivalità pur commettendo ostacoli nell'allineamento. Il Comune, per principio secolare, impone il divieto assoluto di tessere accordi per favorire la vittoria di una piuttosto che altra Contrada (art. 89); è l'articolo che stabilisce la "pulizia" assoluta dell'ambito paliesco da manfrine e giri di denaro. In teoria. Per il Comune non esiste e non può esistere il concetto di "rivalità", anche sulla base dell'89. Nonostante questo il Sindaco, fin dai tempi di Piccini che inaugurò la serie di accordi tra Contrade con Chiocciola e Tartuca, emette ordinanze che, per problematiche di ordine pubblico ed anche decoro della Festa, fissa paletti sul comportamento delle rivali. Queste ordinanze erroneamente non vengono mai riproposte nelle motivazioni che producono sanzioni tra Contrade rivali; al contrario un loro richiamo nell'atto costituirebbe l'aggancio al concetto di rivalità. Dallo scorso anno si è assistito, in considerazione dell'assoluta impreparazione e fantasia dell'Apostolo, a comportamenti tra fantini di Contrade non rivali che si sono ostacolati tra i canapi e senza che la rispettiva Contrada ne rispondesse. Il caso più eclatante è quello del luglio 2023 tra il sardo-tedesco e lo Zeddino o, se si preferisce, tra Selva e Torre. Le due Contrade non risultano rivali e, quindi, per l'Apostolo il problema non è esistito. Così come ad agosto scorso tra Lupa e Onda; stessa filosofia di applicazione. Ne deriva che le sanzioni non debbano riguardare solo le Contrade rivali, ma la loro applicazione deve andare a coprire l'arco delle 17. Il passato, per la cronaca storica, è ricco di episodi, più per rivalità tra fantini piuttosto che tra Contrade. C'è Aceto rimasto al canape dalla rincorsa (Silvaninocaro) nell'agosto 1982; oppure quello di Canapino contro lo stesso Silvaninocaro (luglio 1981), ma l'elenco è pressoché infinito e il paragone con l'attuale mentalità sanziontoria è impossibile dall'essere confrontato. 2 dicembre 2024 |
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