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Passati da due (2019), ad uno (2023), a zero (2024) e senza spiegarne il motivo

L'azione del proprio fantino tra i canapi è costata all'Oca due Palii di squalifica (2019), uno ad Aquila e Torre (2023) e zero a Lupa e Nicchio (2024).

Negli atti sanzionatori non esiste motivazione che possa far capire, ragionare e polemizzare sul perché in appena tre anni (dal 2019 al 2024 con l'interruzione pandemica) Palazzo abbia sovvertito qualsiasi tipo di certezza della giurisprudenza paliesca.

Non un rigo, non un richiamo, non un'espressione che possa indicare per i prossimi sei Palii quale sia la linea ... giusta.

Alla Nippa, e con lei a Rosadè e Apostolo, è mancata la coerenza deliberativa; si agisce a sensazioni ... contradaiole, ma mai senza porre per scritto quello che ha "illuminato" questa specie di rigirata sanzionatoria.

Non si può proseguire senza alcuna coerenza e se la Nippa, avesse annusato che certi meccanismi risultano zoppi, doveva prima agire con coerenza con ciò che aveva stabilito nel 2023 (squalifiche) e poi tirare la linea, mettersi al lavoro tutti insieme e tracciare la strada punitiva per i prossimi anni.

La Nippa ha dimostrato di essere sola, di essere trascurata, ostacolata e criticata all'interno di Palazzo; da sola non andrà da nessuna parte.

Adesso l'attende la riunione definitiva della Giunta e, se non sarà capace di far capire ai suoi assessori chi è che detta le linee da seguire, si può iniziare ad immaginare che nel 2025, senza alcuna coerenza deliberativa, si potrebbe tornare al 2019.

Non è la credibilità della Nippa a preoccupare; è la credibilità del Palio in mano agli improvvisati a destare preoccupazione.

15 novembre 2024