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Portone aperto al Nicchio per cancellare una deplorazione

La situazione sanzionatoria per il 2025 non appare così ben definita e chiara; esistono situazioni che possono essere ribaltate e produrre nuove polemiche all'operato della coppia Rosad+-Apostolo.

Il caso del Nicchio si presta ad un esame destinato ad entrare nella storia della giurisprudenza paliesca, poiché è inammissibile che, per una scorrettezza ben inquadrabile in frazioni di secondo, si debba dividere il fatto in due separati e "autonomi" comportamenti.

Il Nicchio, già nel luglio 2018, riuscì a far capire a Palazzo che uno stesso comportamento non può certo generare due sanzioni. In quell'occasione Tirelli sanzionò Capitanbruschelli con due ammonizioni per aver cambiato posto e per essersi, con questa condotta, procurato un vantaggio (Rosadè rilegga l'ordinanza n. 75 del 6 agosto 2018).

Gli avvocati del Nicchio, pur facendo parlare Capitanbruschelli in latino, dimostrarono, ottenendo ragione dal sor Demossi, che nella condotta unica "applicare due distinte sanzioni avverso il medesimo comportamento è infondato, illegittimo e inammissibile" (per Rosadè la delibera di Giunta è la n. 432 del 29 novembre 2018).

La situazione si ripresenta nel 2024 identica al 2018; questa volta in Giunta il Nicchio può contare sull'appoggio della "Giorginanostra di noialtri" ben addestrata dalla Contrada.

Tutto dipende da come gli avvocati del Nicchio, senza ricorrere a paragoni con ordinamenti esterni a Palazzo, riusciranno ad inquadrare l'unicum della condotta del Guglielmi in un solo comportamento che non può essere spezzettato in due secondo la giurisprudenza paliesca ricordata.

Se il Nicchio fosse stato direttamente sanzionato con un Palio, come i precedenti del 2023 indicavano e dovevano essere rispettati, la speranza di ottenere solo una deplorazione non sarebbe stata sfiorata; adesso, con le carte giocate bene, il portone dell'Entrone si riapre per essere spalancato.

12 novembre 2024