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Le sanzioni di primo grado una per una LUPA e DINOPES - All'inizio la contestazione per Lupa e Dinopes era identica e tutto faceva, e fa, presupporre che la sanzione sarebbe stata identica da copia-incolla per Contrada e fantino. Non è stato così come è ormai noto. La Lupa, grazie soprattutto all'effetto del movimento "istricialismo" della Nippa, è stata solo deplorata, mentre Dinopes squalificato per un Palio. Gli atti sanzionatori sono esattamente da copia-incolla, come ai tempi di Poc e delcollo; diversamente da quelli dell'era Demossiana non vengono riportate le parti principali delle memorie degli interessati. Una lacuna che può trovare giustificazione sul fatto che Rosadè non sa decifrare ciò che viene proposto a propria discolpa dagli interessati, oppure, molto semplicemente, perché non sa rispondere su problematiche così intricate. Sta di fatto che sia la Lupa che Dinopes si sarebbero difesi dalle accuse così: "... ha presentato una memoria, corredata da un allegato video, con la quale ha sostanzialmente eccepito ... la non esatta ricostruzione del Mossiere delle fasi della Mossa [NdR per Dinopes invece: circa le diverse fasi ...], così come l'erronea ricostruzione e l'erronea pedissequa contestazione di addebito da parte dell'A.D. circa la condotta tenuta dal fantino [NdR sulla Lupa Rosadè ha rimarcato: condotta tenuta dal fantino e dalla Contrada della Lupa come a significare che l'Ente Contrada sarebbe stato presente dentro i canapi]". Tutto qui; allora ci chiediamo (non per fare polemica ci mancherebbe) ma il fior fiore degli avvocati di stampo Lupa è possibile che nelle memorie di difesa si siano "concentrati" solo su questa sintetica posizione? I copia-incolla sulle motivazioni sono allarmanti per la giurisprudenza paliesca. Iniziamo dalla Lupa. Per rispondere Rosadè ha fatto il copia-incolla di spunti tratti dalla relazione dei Deputati, Ispettori e Mossiere. Poi esegue il copia-incolla dei primi due comma dell'art. 101, poi dell'87, poi del 64 (sarebbe stato meglio metterlo prima dell'87), poi, proprio senza alcuna originalità, interamente l'art. 92. Fatto ciò, Rosadè sostiene: «... l'intera vicenda è stata ricostruita senza alcuna condotta volta ad artare la realtà dei fatti e con riscontri che si evidenziano dal filmato ufficiale ... escludendo che l'A.D. di essersi basato su filmati diversi da quello ufficiale. Alla luce di quanto appena rassegnato in atti, l'eccezione formulata dalla Contrada della Lupa è destituita di ogni fondamento rispetto ai fatti oggetto di disamina; la contestazione è stata basata solo ed esclusivamente su documenti, fotografie e filmati non anonimi come previsto dall'art. 92...». Da tutto ciò si capisce che gli avvocati della Lupa hanno almeno contesto le fonti da cui è scaturito l'addebito; ma, allora ci chiediamo, perché Rosadè non ha puntualizzato nella prima parte riassuntiva dell'atto tutto ciò? Incapacità, imbrodolamento o apparente dimenticanza? Con il cronometro alla mano Rosadè ha poi evidenziato i "continui ostacoli" di Dinopes al sardo-tedesco con questi intervalli temporali tratti dal filmato: minuto 13,09; minuto 13,47; minuto 14,55; minuto 15,03; minuto17,38; minuto 17,52; minuto 17,53 (un solo secondo!); minuto dal 17.54 (dopo un secondo!) al 18,08; minuto 18,31; minuto 18,53; minuto 18,54 (un solo secondo!); minuto dal 19,28 al 19,30 (due secondi!); minuto 22,00; minuto 23,23; minuto 23.51; minuto dal 28,00 al 28,47; minuto 32,50; minuto 36,13 ... «per poi continuare -dice Rosadè- in vari momenti fino al minuto 44,35 [NdR si era scaricato il cronometro? o Rosadè si era stufato?)]». Ed ora il bello, cioè i motivi per cui si è arrivati alla deplorazione: «per aver messo in atto nella parte bassa del canape continui tentativi di ostacolo nei confronti della rivale ... che, pertanto, aveva difficoltà a mantenere la propria posizione. Questi ultimi sono stati attenzionati dal Mossiere che ha sollecitato il fantino della Contrada della Lupa a creare lo spazio necessario per far rientrare in seconda posizione la Contrada Sovrana dell'Istrice. La condotta di cui sopra risulta tale da configurare la responsabilità ex art. 101, commi 1 e 2, del Regolamento a carico della suddetta Contrada, poiché potenzialmente idonea a provocare incidenti ed in quanto, per le modalità con cui è stata posta in essere, risulta essere stata idonea ad arrecare pregiudizio alla regolare celebrazione del Palio turbandone il regolare svolgimento» (sic!). Nella pratica la Lupa: è stata ritenuta responsabile del co. 1 dell'art. 101 (ordini impartiti dal Capitano), del co. 2 dell'art. 102 (contegno del fantino), potenzialmente ha creato situazioni atte a provocare incidenti, ha, per le modalità con cui è stata posta in essere, arrecato pregiudizio alla regolare celebrazione del Palio e, per concludere, ha turbato il regolare svolgimento. Soluzione finale? una deplorazione. Il quadro era, ed è, perfetto per una squalifica, non certo per una deplorazione. Le motivazioni restano fonte primaria dell'attuale giurisprudenza paliesca riscritta dopo appena un anno. Proseguiamo con Dinopes. Anche con lui, Rosadè ha eseguito il copia-incolla di spunti tratti dalla relazione dei Deputati, Ispettori e Mossiere. Poi esegue il copia-incolla dell'art. 87, poi del 64 (sarebbe stato meglio metterlo prima dell'87), poi, proprio senza alcuna originalità, interamente l'art. 92 [anche noi abbiamo fatto il copia-incolla di quanto sopra esposto per la Lupa (sic!)]. C'è, naturalmente, l'uso identico del cronometro e non vogliamo fare il copia-incolla. Ma un quasi copia-incolla, da mettere a confronto con la Lupa, va fatto sulle motivazioni che hanno portato alla squalifica per un Palio di Dinopes, responsabile di: «aver messo in atto nella parte bassa del canape continui tentativi di ostacolo nei confronti della rivale ... che, pertanto, aveva difficoltà a mantenere la propria posizione. Questi ultimi sono stati attenzionati dal Mossiere che ha sollecitato il fantino della Contrada della Lupa a creare lo spazio necessario per far rientrare in seconda posizione la Contrada Sovrana dell'Istrice. Quest'ultima condotta di cui sopra risulta tale da configurare la responsabilità del fantino Pes per violazione dell'art. 64, comma 1, del Regolamento, poiché ha posto in essere continui tentativi volti ad ostacolare il fantino della Contrada Sovrana dell'Istrice in ogni fase della Mossa»; ma ciò non è vero perché Dinopes non ha mai abbandonato la posizione bassa, quindi non in ogni fase della Mossa come dimostra il filmato che Rosadè ha solo parzialmente esaminato ... con il cronometro. A differenza della Lupa, il quadro è, e non era, perfetto per la squalifica di un Palio. Ma allora perché questa sostanziale differenza tra Lupa e Dinopes? La risposta la si può trovare solo, ma anche esclusivamente, nel movimento "istricialismo" della Nippa. Scusateci, ma il Palio è proprio in onda su Scherzi a parte? 12 novembre 2024
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