SUNTO

Sunto non si compra ... si legge gratis - Dal 1976 l'informazione paliesca senza un briciolo di pubblicità

 

   

Cara Nippa, il Palio sanzionatorio non si gestisce così

Non si possono stabilire sanzioni e perdoni facendosi trasportare da concetti contradaioli che, con la giustizia paliesca, nulla hanno a che vedere.

Vero è da sempre, e sottolineiamo con fermezza quel "sempre", la giustizia paliesca non è mai stata all'altezza del termine "giustizia"; questa volta, però, si è aperto un altro canale e cioè quello dell'appartenenza contradaiola vista all'incontrario.

La Nippa ha decisamente salvato la Lupa perché non ha voluto essere tacciata di "istricialismo" creando nella concretezza i presupposti di una falsa "giustizia"; per di più comminando al fantino una sanzione a questo punto irragionevole.

Il discorso vale anche per l'accoppiata Nicchio-Guglielmi, ma nel caso dell'"istricialismo" la situazione è ancora più pesante.

Se il fantino è chiamato in causa per la sua "disobbedienza" alle norme regolamentari e si trascina dietro l'Ente Contrada con le stesse ed identiche richieste di discolpa, non si comprende come il fantino sia punito e la Contrada si salvi.

O, meglio, si capisce tutto attraverso il movimento dell'"istricialismo" e con le precise indicazioni dettate all'Apostolo, il quale, come da soprannome, si inventa le "regole del gioco" com'è avvenuto nel 2023.

Se la Nippa voleva tirare la riga per una "profonda riflessione" doveva agire nella maniera opposta e pretendere che le sanzioni di squalifica 2023 venissero confermate per le Contrade 2024 direttamente responsabili del comportamento del rispettivo fantino.

Responsabilità diretta, insomma, e non copertura dell'"istricialismo".

Passare da uno a zero è segno di debolezza, che denota insicurezza nella gestione di un gioco che, a quanto la Nippa ha dato dimostrazione, appare di ben altra dimensione di quella di aver fatto l'onorandina, l'onorandona e la presidente del Cento commerciale.

11 novembre 2024