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Abuso di potere amministrativo se si passa dal 97 al 64 Se Rosadè e l'Apostolo decidono, andando contro a quanto hanno deciso, di sanzionare il tondino per Dinopes e Lupa, ci troveremo di fronte ad un abuso di potere amministrativo che sfiora il campo minato penale. Qualunque decisione venga presa al riguardo, ci troveremo nuovamente di fronte ad una contestazione basata in modo erroneo e, come tale, senza alcuna giustificazione. Dinopes e Lupa devono rispondere solo in base al 97 e non certamente sul 64; il 97, lo ripetiamo ancora, è l'articolo che stabilisce la scalettatura sanzionatoria per le Contrade. Dinopes non può rispondere su un campo che non è di sua spettanza; la Lupa, d'altro canto, non ha argomenti validi su cui basare il proprio "dialogo"; questo perché Rosadè si è imbrodolato nel formulare gli addebiti, come già visto. Nelle eventuali motivazioni sanzionatorie, né Rosadè e né l'Apostolo possono fare marcia indietro e chiamare l'art. 64, come già visto. Sono obbligati, per non aprire la porta del Tribunale, a seguire solo ed esclusivamente ciò che hanno (male) contestato; alle infrazioni regolamentari contestate corrispondono specifici articoli del Regolamento e a queste contestazioni Rosadè e l'Apostolo devono attenersi, come già visto. Come uscirne? Semplicemente prendendo per buone, e senza tante elaborazioni per scalare gli specchi, ciò che gli avvocati palieschi hanno scritto, rispondendo all'addebito. Ogni altra decisione è un semplice abuso amministrativo e, come tale, suscettibile di attenzioni come la legge prescrive. 30 ottobre 2024 |
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