SUNTO

Sunto non si compra ... si legge gratis - Dal 1976 l'informazione paliesca senza un briciolo di pubblicità

 

   

Sanzioni di Provenzano per l'apostolo Giordano

Da oltre una settimana la relazione dei tre deputatini di Provenzano sta prendendo la polvere sul tavolo dell'apostolo Giordano, oppure su quello della Nippa.

Non cambia nulla poiché nessuno delle due figure citate ha intenzione di chiedere le discolpe tra un Palio e l'altro; con questa struttura amministrativa si tratta solo di tempo perso nel pensare minimamente che si possa procedere alla prima fase sanzionatoria prima del 13 agosto. Ce ne faremo una ragione; solo il sor Demossi aveva imboccato la nostra strada.

Vediamo, adesso, come si presenta il quadro disciplinare di Provenzano. Sostanzialmente di fatti che richiedano sanzioni ce ne sono ben pochi, visto che non si sono stati fronteggiamenti tra rivali per tutta la durata del periodo paliesco.

Qualcosa che però ha intaccato le norme c'è stato sia per prove che per Palio, quello non corso del 2.

Per le prove il tentativo del barbaresco del Nicchio di fermare Akida configura infrazione con precedenti abbastanza numerosi. Per l'allineamento del 2 si registrano molte infrazioni all'articolo 87, nella parte in cui richiama il 64.

L'apostolo Giordano, che vuole passare alla storia come il più incapace, nel 2023 ha elaborato un proprio testo con le motivazioni sanzionatorie, aiutato dal copiato causale dell'era Demossiana, assieme ad una considerevole presenza, nella stesura, di delcollo e soubrette.

Ora che in Palazzo c'è Rosadè si potrebbe aprire per l'apostolo un'altra stagione sanzionatoria, magari più rispondente alle esigenze degli "imputati". Rosadè è un avvocato ma deve entrare alla svelta nell'articolazione giuridica paliesca enon sarà facile.

Importante e decisivo, dopo le indicazioni sanzionatorie della Nippa come è avvenuto (giustamente) nel 2023, è che l'apostolo non venga lasciato in balia di se stesso e che venga relegato solo alla firma. Spetterà sa Rosadè infiocchettare le motivazioni sanzionatorie.

E di sanzioni ce ne potrebbero essere tante per i fantini che hanno avuto due occasioni, il 2 e il 4, per infrangere il Regolamento. Le immagini televisive, senza censura, sono lì a dimostrare chi e in quante occasioni ha infranto il dettato dell'articolo 64; un articolo che la Nippa non ha voluto esaminare quando ne aveva tempo.

La sanzione per il Nicchio, che ha in essere una deplorazione fino a luglio 2025, appare scontata visti i numerosi precedenti che riguardano il comportamento del Barbaresco al fine di bloccare la corsa del proprio cavallo scosso.

L'ultima sanzione, in ordine, è quella che il sor Demossi rifilò alla Tartuca in occasione del Palio dell'ottobre 2018 accogliendo in parte il ricorso della stessa Contrada. Dalla deplorazione inflitta dal giudice paliesco Tirelli si passò in Giunta alla censura.

E dovrebbe essere questa la sanzione che dovrebbe attendere il Nicchio, in considerazione anche dell'altro precedente del 1999 che riguardò il Leocorno. In questa occasione, il giudice paliesco Carli riuscì a ben coordinare gli articoli 66 e 70 per motivare la censura.

Sul comportamento dei fantini alle mosse del 2 e del 4, c'è solo da chiedersi come la Nippa voglia intervenire e cosa "offrirà" la mossa del 17 agosto, visto che il 16 pioverà.

22 luglio 2024