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Cosa sta rischiando il Palio di Siena

La situazione che si è sviluppata in questo secolo attorno al Palio non è ancora ben presente nella maggior parte del mondo contradaiolo, attraverso il quale vengono nominati i dirigenti delle 17. Ancorati ed innamorati di un motto storico "A Siena si fa come ci pare", che nella storia non è proprio mai esistito, il miscuglio che si è andato a formare tra contradaiolo e quattrogiornista sta assumendo la fisionomia del peggior pericolo per Siena e la sua Festa.

Ancora, proprio perché innamorati del motto, non si è compreso che i fronteggiamenti non esistono, ma esistono le risse penalmente riconosciute e sanzionate. Ancora, proprio perché innamorati del motto, si pensa che si possono creare le condizioni necessarie per far parlare di "maltrattamento di animali", incuranti del resto di precise applicazioni di leggi da parte degli organi statali. Ancora, proprio perché innamorati del motto, ci si ritiene nel "giusto" applicando meccanismi da ganzi che erano in vigore fino a qualche decennio fa. Ancora, proprio perché innamorati del motto, non si è compresa la fragilità di questo "gioco" che i senesi inconsapevoli, contradaioli e quattrogiornisti, minano nelle basi fondamentali. Ancora, proprio perché innamorati del motto, non si è compreso che a Roma basta lo schiocco delle dita per mandarci alle Fornaci o ad Ampugnano lasciandoci, forse, la scelta del luogo.

Siamo alla vigilia di un Palio pericolosissimo perché il lotto uniforme dei 6 cavalli da Palio non fa prevedere lo snocciolamento verso S. Martino; non se ne avverte la consapevolezza e si continua a giocare con un giocattolino troppo indifeso e troppo distante dal modo di concepire una Festa della città che si chiama Palio.

25 giugno 2024