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La Nippa e la velocità dei tre giri

Nella conferenza stampa a reti unificate di sabato, la Nippa sabato ha testualmente affermato: "Il Palio non è una gara di velocità".

Solita frase patetica di natura quattrogiornista e che,  pronunciata da una che spende oltre 500 eurini per ospitare sul Palco dei Giudici i cronometristi, proprio non ci sta.

Da circa mezzo secolo, se non di più, il mondo contradaiolo ripudia la velocità degli equidi sui tre giri; eppure con baldanzosa sicurezza, come è avvenuto sabato, la Nippa rimarca un concetto che, nella pratica organizzativa, non trova fondamenta.

I cronometristi salgono sul Palco dei Giudici per "prendere il tempo" della corsa in occasione delle batterie della tratta, delle prove e del Palio.

Forse la Nippa non ne è a conoscenza, ma i Deputatini che lei, assieme alla Giunta ("..."), nomina nella relazione allegano proprio i bigliettini dei tempi che i cronometristi consegnano loro.

Ora, fermo restando che la Nippa appartenga alla generazione che ripudia la velocità, ci vuole spiegare, così tanto per ingannare il tempo, perché esistono nel Palio i cronometristi che furono una vera e propria idea di Ettore Fontani nel maggio 1950?

Non sarebbe meglio, cara Nippa, che durante le conferenze a reti unificate non si servisse dei celebri "menabò"?

24 giugno 2024