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Il Pinguino Geniale sul Bartoletti

La domanda semplice: Bartoletti al centro di se stesso o dietro Egli? inoltre: finirà per la terza volta consecutiva a scontrarsi con una rivale?

La risposta da leggere con massima attenzione: «Già: le rivali esistono e viva Iddio che continuano a conservarsi.  Il rovesciamento del reale, di cui Ella porta indubbie responsabilità, origina una domanda sghemba. Si vada per ordine.

Quanto l’acqua andava per l’ingiù, il più grande fantino di tutti i tempi sceglieva cavallo e Contrada in uno con la Dirigenza che per anni ha fondato il proprio dominio sulla sua arte.

Indifferenti le avversarie.

La razionalità strategica non sopportava disturbo alcuno; i rimedi che all’epoca si andavano ad approntare sono evidenti per chi, conoscendo, voglia riguardare mosse e carriere di quei tempi.

Oggi, giacché l’acqua va per l’insù, e chi dovrebbe governare è governato, ci si attarda su questioni oziose.

Bartoletti sceglierà secondo le proprie inclinazioni; indifferente all’avversaria; chi non potrà montarlo, pur godendo dei suoi favori, avrebbe il  compito di “spianare il percorso”: si vince in molti modi, purtroppo di questa indiscutibile verità si è smarrita memoria.

Dopo luglio, viene agosto, ciò che fai o rifiuti di fare, tornerà indietro come beneficio o come boomerang, a seconda se hai governato o ti sei fatto governare.

Allora, Bartoletti non né dietro né davanti; resta un fantino che alle capacità di scegliere il cavallo vincente dovrebbe aggiungere una maggiore e migliore cura dei dettagli (un ferro collocato più saldamente,  giacché era più che prevedibile la bagarre ai canapi, eliminare “i lavori” extra ordinem, inutili oltreché dannosi e via dicendo).

La Sorte non è figlia del caso, la catena degli eventi che ne determinano gli esiti è sempre riconoscibile e riconducibile agli umani e al loro operare: al finire di una prova, un cavallo va giù e causa l’impatto con un colonnino: disgrazia? tutt’altro, semplicemente si doveva impedire che andasse giù ovvero bastava non considerare la prova finita, oppure non farsi trovare schiacciato tra la Piazza e le Consorelle; gli ignari continueranno a nominarla disgrazia, ma restano ignari, appunto; per chi oltre a vedere guarda, sapendolo fare, si tratterà di una serie di errori marchiani.

Occorre che Bartoletti ponga attenzione ai dettagli, eliminando dal suo vocabolario la parola sfortuna!»

11 giugno 2024