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Quando ci si veste da storici e invece si scimmiotta

Ieri in un colonnino de La Nazione, tra lo storico e lo scimmiottamento dilettantistico, è apparsa una mini-storia dell'estrazione delle Contrade ricopiata, nei punti citati, solo da questo nostro opuscolo dello scorso secolo.

Il copiaticcio, comunque, è zeppo di errori e il presunto storico dimostra ancora di non aver mai effettuato alcuna ricerca né all'Archivio di Stato, né in quello di Palazzo, trasferito in S. Marco.

Scrive allegramente il nostro: "Come avveniva al termpo il sorteggio delle Contrade che non correvano d'obbligo? I Capitan venivano chiamati, di solito a fine maggio, dall'Amministrazione Comunale e, alla loro presenza, veniva fatto il sorteggio in un qualsiasi ufficio". Tutto inventato.

Con l'avvento della Comunità Civica, il srteggio delle tre Contrade avveniva nei primi giorni di giugno e non in qualsiasi ufficio. Infatti, in occasione della seduta della Giunta si interrompevano gli affari, si facevano entrare i Capitani, si estraevano le Contrade, i Capitani uscivano e si riprendeva, la Giunta, l'ordine del giorno degli affari. Semplice come bere un bicchier d'acqua.

C'è sempre tempo per iniziare approfonditi studi, basterebbe non scimmiottare più e dare un'informazione corretta.

27 maggio 2024