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Martinelli vs Giordano - secondo appuntamento

L’Assessore Delegato e il suo “approccio formalistico” al Regolamento per il Palio               

Dalla lettura dei provvedimenti adottati dall’Assessore Delegato appaiono chiare le caratteristiche di quello che è stato il suo primo incontro con il Regolamento del Palio. Un approccio sostanzialmente “formalistico”, eccessivamente vincolato al “testo” delle norme e attento ad interpretarlo nel senso strettamente letterale.

                D’altro canto, nell’intervista pubblicata su La Nazione-Siena il 3 dicembre 2023 l’Assessore Delegato ha affermato che l’esercizio  della delega alla giustizia paliesca è stata preceduta “da una fase di studio casualmente iniziata il 12 giugno [in quanto] sollecitato [esso Assessore] ad analizzare un aspetto regolamentare”. Quindi, stando a quanto si legge, l’incontro dell’Assessore Delegato con il Regolamento per il Palio si è avuto praticamente a ridosso del Palio del 2 luglio 2023: un tempo un po’ troppo ristretto direi. D’accordo che i provvedimenti ufficiali sono stati adottati dall’Assessore Delegato successivamente, nell’ottobre-novembre 2023: ma l’intervallo di tempo giugno/ottobre, con i due Pali nel mezzo,  è tutto un ribollire di passioni e sentimenti che chiaramente non  favorisce adeguati approfondimenti e riflessioni.               

La giornalista intervistatrice domanda all’Assessore Delegato  se “la laurea in giurisprudenza aiuta”: e l’Assessore Delegato risponde che sì, aiuta, “nell’avere un ordine mentale e nella lettura attenta dei documenti”. Un aiuto, certo, ma che al tempo stesso potrebbe anche spiegare l’atteggiamento dell’Assessore Delegato; invero, quando si affronta un complesso normativo di cui non si ha sufficiente padronanza, c’è un tipico modo per ‘provare’  ad evitare errori più o meno gravi: appunto quello di ancorarsi  alla “lettera” della legge, non andare oltre il dato letterale della norma.

 Alcuni esempi di questo tipo di approccio:

(1)    dice l’Assessore nel corso dell’intervista che “uno degli argomenti più utilizzati è stato attribuire alcuni fatti ad altra contrada o fantino [le cosiddette ‘memorie accusatorie’]. Che piaccia o no per Regolamento non può essere considerato”. La spiegazione è tutta qui; come niente di più sull’argomento scrive l’Assessore nei suoi provvedimenti ufficiali, anche se è in ballo la difesa delle Contrade e dei Fantini. Una ristretta e perniciosa prospettiva su cui torneremo in un successivo intervento;

(2)    un fantino di rincorsa viene sanzionato per aver ritardato il suo ingresso essendo la rivale tra i canapi. Osserva la giornalista “forse aspettare un po’ di più quando c’è la rivale…” Risposta dell’Assessore Delegato “Non sussiste una norma che consente a una Contrada di ritardare. Si può condividere o no. Se ci fosse stata un’altra norma, l’Assessore avrebbe applicato quella “. Quindi non è ammissibile alcun ritardo per l’ingresso della rincorsa, in nessun caso. Chiuso l’argomento.

(3)    E le “rivalità”, come considerarle? Risposta dell’Assessore Delegato: “Il Regolamento sui comportamenti che i fantini debbono assumere non fa riferimento ad una differenza di Contrada”. La norma non distingue, io Assessore non distinguo. Anche qui: argomento chiuso. 

Ma queste posizioni dell’Assessore Delegato, nella loro radicalità, stridono con la realtà del Palio. Il fatto è che l’interpretazione e l’applicazione del Regolamento per il Palio partono sì, ovviamente, dal testo letterale delle norme, ma ciò non può portare a valutazioni e conclusioni che prescindano, sempre e comunque, dal tenere in conto la “tradizione” (regole non scritte, ma importanti e in una certa misura anche vincolanti  nelle cose di Palio e di Contrada) e il “buon senso” (importante in qualunque circostanza). Quelle regolamentari sono norme “a servizio del Palio”, servono a gestire il fenomeno Palio. Non possono quindi essere considerate in termini del tutto asettici rispetto al contesto in cui si inseriscono.

                Come dire: forse il nuovo Assessore Delegato non ha ancora sufficientemente assimilato quelli che possiamo definire i “fondamentali” della materia. Spetta all’Amministrazione Comunale rimediare a questa situazione.

 Roberto Martinelli