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Il riassunto della proposta di legge giorno per giorno

Dove ci sono i fratellini c'è confusione totale e offuscamento garantito; a Siena come a Roma. Nella cosiddetta capitale gli uffici legislativi delle varie Commissioni fanno i salti mortali per seguire un filo inesistenti dei vari lavori che portano al confezionamento di leggi dello Stato.

Riprova ne è stata, la scorsa settimana, la seduta confusionaria della Commissione Giustizia che avrebbe dovuto licenziare la proposta n. 30 della Brambillotta per inoltrarla alle votazioni in Aula della Camera.

Non sarà così, perché il pressapochismo del presidente della Commissione Maschi, un fratellino orgoglioso di esserlo, ha creato confusione e approssimazione.

Vediamo di ricapitolare cosa sia successo la settimana scorsa nell'aula della commissione Giustizia.

Martedì 12 marzo - Il verbale della seduta parla chiaro: Maschio aveva dato l'input per la presentazione degli emendamenti fissati pr le ore 17 della giornata e, di conseguenza, l'approvazione finale del testo che sarebbe arrivato in Aula. I vari gruppi dell'opposizione, pur manifestando felicità per l'adozione del testo base della Brambillotta hanno evidenziato "i ristretti tempi a disposizione per rendere possibile un esame approfondito delle proposte emendative". Il rinvio degli emendamenti è accolto e per la coppia Maschio-Brambillotta è la prima sconfitta.

Mercoledì 13 marzo - Le proposte emendative sono complessivamente 99, alcune doppioni e, come da regolamento, ne vengono bocciate alcune: 4. Qui Maschio scivola ancora perché, da regolamento, chi si è visto bocciare gli emendamenti può presentare ricorso e il fratellino concede un'ora scarsa ai bocciati. Si scatenano le opposizioni e l'intervento della Serracchiani merita ampiamente di essere sottoposto all'attenzione dei nostri tre: "stigmatizzo le modalità di lavoro prospettate dalla presidenza [ndr fratellino Maschio] ... (alla) Commissione ... le venga ora richiesto ... di lavorare con una velocità che non consente di affrontare con la dovuta attenzione il testo in esame. Ritengo che i tempi messi a disposizione ... (con) l'intenzione di ridurre l'aesame della proposta ... ad una seduta notturna siano inaccettabili e allucinanti ... Non si riesce ... a comprendere quali siano le ragioni di una procedura schizofrenica, che sembra ... derivante da una impuntatura di una parte della maggioranza. Chiedo se la materia oggetto del provvedimento ... venga considerata dall'attuale maggioranza come una priorità assoluta, che la tratta alla stregua di un'emergenza nazionale". Poi, secondo Di Biase "la Commissione è ostaggio di alcune dinamiche interne alla maggioranza" visto che oltre la metà degli emendamenti è stata presentata da "colleghi della maggioranza". Seconda cenciata per Maschio, i termini dei ricorsi passano dalle ore 15,30 alla 19. La seduta riprende alle 20,30 con il solo intervento del fratellino Maschio dove vengono elencati gli emendamenti promossi dopo la bocciatura, quelli ritirati e quelli definitivamente bocciati.

Giovedì 14 marzo E' il giorno della super-sputtanata per la Brambillotta e quello in cui il Palio può tirare un vero sospirone di sollievo: l'articolo 19-ter del codice penale resta a tutti gli effetti valido al momento e salvo ulteriori correzioni in Aula. La seduta inizia con l'annuccio-scionfitta che la proposta non vedrà l'inizio dei lavori in Aula lunedì 14, cioè oggi. La seduta avrebbe dovuto interessarsi dell'approvazione di soli tre articoli: 1, 2 e 7. Solo quest'ultimo sarà oggetto di discussioni e votazioni della seduta con nuova sconfitta per la Brambillotta. Nella sua relazioni, infatti, la Brambillotta accetta gli emendamenti identici di sette onorevoli che "resuscitano" l'art. 19-ter inserendolo all'interno di un articolo della stessa proposta di legge. Forse la Brambillotta era confusa e non attenta. Infatti un'animalaia come la D'Orso delle cinque stelline rimarca che "sopprimendo l'articolo 7 del provvedimento ed aggiungendo un nuovo comma all'articolo 25-undevicies del decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231, non consentono al testo in discussione di fare alcun passo in avanti, rispetto alla normativa attuale, nella tutela degli animali". E' evidente come la D'Orso faccia esplicito riferimento alla non-applicabilità degli articoli 544 al Palio attraverso appunto l'articolo 19-ter. La D'Orso viene spalleggiata da Dori, di sinistra-verdi, e astenutasi nell'OdG di Michelotti sulle manifestazioni storiche. Sta di fatto che l'articolo 7 viene posto in votazione e la formulazione originaria della Brambillotta è completamente bocciata. Ecco, infatti, l'emendamento approvato e come appare nella formulazione che sarà inoltrata alla Camera:

Cosa sia questo articolo 25-undevicies ve lo raccontiamo un'altra volta e quando l'avremo studiato con attenzione.

18 marzo 2024