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Avvocati palieschi alla riscossa? Saranno gli avvocati palieschi a prendere seriamente l'iniziativa visto che i loro "principali" non posseggono le necessarie caratteristiche per un confronto con la Nippa? Il Palio di Provenzano è ormai dietro l'angolo e la situazione sanzionatoria è ferma solo perché la Nippa (cioè del collo) non ha la necessaria capacità di comprendere il significato di ciò che comporta l'applicazione dell'articolo 64 del Regolamento con gli occhi bendati. E' ferma anche perché gli onorandini, che da oltre 50 anni sono supini al volere politico del momento, non osano porsi domande dei motivi che hanno nel 2023 illuminato Giordano nel richiedere le discolpe per le trasgressioni di tipo A e poi ha risposto con B, C e D. Gli avvocati palieschi si sono trovati disorientati e continueranno ad esserlo se Palazzo non verrà sollecitato al riguardo. Gli onorandini, che non sanno scrivere e non hanno la percezione di cosa rappresenti presentare discolpe e ricorsi, si adeguano al potere e, in una prima fase, mettono tutto nelle mani dei rispettivi avvocati, per poi, in un secondo momento, rilasciare dichiarazioni agli organi locali delle ingiustizie paliesche subite. Spetta agli avvocati palieschi sollecitare il rispettivo onorandino per far sì che la Nippa cominci un po' a preoccuparsi e, meglio, a togliere a Giordano la delega delle sanzioni per appoggiarla a Tucci. Giordano, che nella confusione totale si illumina grazie a del collo e soubrette nel redigere i testi, è pronto ad imbrodolarsi sempre più; soprattutto perché l'argomento sanzionatorio e regolamentare non interessa alla Nippa e, di conseguenza, a del collo. Il penoso risultato finale è sotto gli occhi di tutti, onorandini esclusi che non si rendono conto di nulla. Dopotutto per loro una sanzione significa un'intervista e foto sui quotidiani. 13 marzo 2024
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