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Il poderino organizzativo del Palio

L'organizzazione paliesca, sin dai tempi di Bruno Pieri, è stata sempre considerata un "poderino" personale e riserva di pochi dipendenti di Palazzo.

Mai si è cercato un progressivo inserimento, mai si è pensato ad un insegnamento nelle molte e svariate sfaccettature organizzative che presenta il Palio.

Chi era chiamato ad organizzare direttamente le "cose paliesche" si è sempre circondato di una cerchia ristretta di collaboratori e quando izyno pensò di dividere in due tronconi il Palio (da una parte Suor Palio e dall'altra il fedele Poc) il risultato fu più devastante delle aspettative.

Manca, nella pratica, quella giusta attitudine ad insegnare i passaggi per chi dovrà subentrare.

Il poderino del Palio non è di esclusiva pertinenza di chi opera al momento; si tratta solo di "qualcosa" che appartiene a Palazzo e quindi all'intera comunità.

Ciò che sta avvenendo adesso, con la speranza che stamani si risolvsa tutto, è la lampante dimostrazione del potere del poderino di appartenenza.

19 febbraio 2024